“Milinkovic va alla Juve, l’Inter su Milinkovic, United e Milinkovic ai dettagli”.
Starterpack estivo, questi i maggiori titoli riportati da quelli che chiamo “testate accreditate” ironicamente e soprattutto perché avrei altri epiteti inenarrabili. Soprattutto reputo disseminatori di panico, i siti/radio/testate biancocelesti, o che si dichiarano tali. Resta il fatto che la profezia da me fatta a giugno si è avverata: Milinkovic è rimasto. Non sarò molto, ma sicuramente sono molto più profetica di Nainggolan!
Ne siamo certi della permanenza del “gigante”, anche perché la sessione di calciomercato si è conclusa lunedì. Un’estate grama per noi laziali, come il solito la dirigenza ha fatto davvero il minimo indispensabile. Il lavoro del patron & ds però, non si è concluso alle 22:00 del 2 settembre, chiuso infatti il mercato è iniziato il “mercato interno”. I panni sporchi si lavano in casa e, anche i rinnovi, si discutono tra i corridoi di Formello.
Ad arrivare sono stati Jony, Adekanye scommesse a medio-lungo termine, Vavro con buone premesse e Lazzari acquisto chiavi in mano.
Fin qui tutto bene, 4 colpi in una settimana, ma noi tifosi abbiamo avuto il nostro da ridire.
Perché sempre il braccino corto?
Bisogna fare un piccolo preambolo, che non giustifica assolutamente, ma prova a chiarire l’operato della dirigenza ed il mantra del low cost.
Compravendite, possiamo cinicamente definire così quello che succede due volte l’anno in qualche hotel stellato, a pesare sul budget della società in quest’ultima finestra, non c’è stata solamente la rognosa questione degli esuberi non piazzabili, bensì la permanenza di tutti i ‘big’.
Correa, Milinkovic e Luis Alberto
Tre nomi, tre pedine fondamentali, tre calciatori che pesano in materia di campo, nello scacchiere di Inzaghi e sul bilancio di Lotito. Il mister era stato chiaro e come incentivo alla sua permanenza, aveva chiesto in cambio quella di Alberto/Milinkovic. Non ebbe bisogno di accampare pretese su Correa in quanto a Correa ci pensa il sor Claudione in persona. Guai a chi gli tocca “El Tucu”, per fortuna non ha lo stesso ammmore per Durmisi!
I tre dell’Ave Maria vestono ancora la nostra maglia e sono considerati il pesante contributo per raggiungere finalmente l’obiettivo del quarto posto con relativo piazzamento in Champions.
Il Corriere dello Sport ha raccontato la strategia adoperata dalla Lazio e cioè concentrarsi per blindare i pezzi pregiati rinnovandogli il contratto senza sperperare in giro.
La dirigenza ha già avuto modo di parlare con il procuratore di Correa mettendo sul tavolo un adeguamento di ingaggio da 1,5 a 2 mln. Sarà inserita inserita una clausola da 70 milioni.
Milinkovic ha rinnovato fino al 2023, ma l’obiettivo della Lazio è quello di accontentarlo ancora con un altro ritocco. Se si dovesse adeguare ulteriormente il suo contratto, percepirebbe oltre i 3 mln diventando il più pagato in rosa.
Luis Alberto ci confonde, una stagione nel buio, una scansando addirittura Felipe Anderson, un’altra inconsistente e questa appena iniziata presa col piede giusto. Problemi fisici dichiarati ma non riscontrati dallo staff biancoceleste, “voglio andare via, mister fammi rimanere”….Voglio un amaro Lucano, please! L’ex Liverpool ha soddisfatto le aspettative dei tifosi? La società non ha dubbi e si dice pronta a rinnovargli il contratto con un l’aumento dell’attuale stipendio.