La sessione estiva di calciomercato si è conclusa lunedì 2
settembre, ma se ne parlerà, eccome se ne parleremo, ogni volta che qualcosa
non andrà nel verso giusto, ogni volta che ci sembrerà incoerente il disegno
della società, ogni volta che ci sarà una delusione dietro l’angolo. Il
campionato è lungo.
Il 2 settembre è passato senza spostare gli equilibri, quello
che la società doveva fare, l’ha fatto con Lazzari-Jony-Adekanye-Vavro.
Nessuno svincolato di lusso, nessun Mister X, solo operazioni in
entrata per la Salernitana. Eppure ad una squadra che ha la presunzione di puntare
ad una rinascita totale e mette clausole
scudetto nel contratto del suo allenatore, un cadeux all’ultimo minuto poteva
esser fatto.
Quando capiremo che il romanticismo alberga solo in noi tifosi
ed il mercato lo fanno gli uomini d’affari, sarà sempre troppo tardi. Cerchiamo
la svolta nel terzo atto, il colpo di scena, il “miracolo sulla 34 esima
strada”. Beh, a dire il vero abbiamo assistito ad un miracolo: Mendes ci
ha tolto dalla visita gli orrori difensivi dello scomposto Wallace. I Santi
saranno meno disturbati del solito.
Tutti, da Claudione a Simone Inzaghi, passando per Tare, si sono
riempiti la bocca con la parola “rivoluzione”…. Proclama nuovo,
mercato vecchio.
QUEL CHE È STATO FATTO
Una campagna acquisti che supererebbe il 6 in pagella se davvero
Vavro/Jony si rivelassero ottimi elementi, se Adekanye si conoscesse come un
top player che mai era stato compreso altrove e serviva la Lazio e se Berisha
finalmente ritornasse ad essere il calciatore ammirato nella notte folle a
Salisburgo. Più che “titolari improvvisati”, ma seconda scelta che
potrebbe esser la prima senza danni.
Vi aspettavate Llorente? Il grande nome blasonato come Ribery?
La botta di matto alla Icardi? Beh, allora avete la memoria corta, ancora più
sottile del budget lotitiano.
Neto e Jordaö sono risaliti, insieme a Tare, sulla girandola di
Mendes, Mendes figura sempre, un prezzo esagerato per due ragazzini, un esborso
esoso e quasi ai limiti del grottesco li aveva portati alla Lazio, un mistero
mai risolto li aveva avvolti a Formello, una cessione faraonica li ha portati
in Inghilterra.
Proprio l’addio dei “baby portoghesi” ha finanziato il
mercato biancoceleste perché, si sa, se non se vende non se compra e questo
Lotito lo ha inciso sulla pietra.
Neto e Jordaö hanno aperto così i cancelli a Vavro strapagato per favorirgli
Bastos al derby ed al tanto agognato Manuel Lazzari.
Tare ha spinto sull’acceleratore ed ha consegnato a Simone
Inzaghi prima del ritiro altri due innesti particolari.
Bobby Adekanye, che non piace al mister perciò ci terremo la
curiosità finché non giocherà 10 minuti come Neto. Va beh, dicevo, era assai triste una
lista di reparto offensivo con due soli nomi, quindi eccone uno in più.
Poi c’è Jony che potrebbe rivelarsi un acquisto alla Felipe
Anderson, poca spesa e massima resa, o una bufala colossale. L’ardua sentenza
ai posteri….
Rimane il fatto che di 4 acquisti, uno è Lazzari ed è sicuro come
le tasse, gli altri 3 invece sono le solite scommesse al cardiopalma. Possono
farci ricredere sulla lungimiranza di Tare o farci sprofondare nelle fauci del
flop assoluto.
Si procederà coi nuovi, Lazzari escluso perché lo hanno fatto
giocare senza un braccio, per gradi non alcolici. Dapprima la fiducia e poi la
stabilità, parola che al momento non sembrerebbe calzare bene a Bobby Adekanye.
QUELLO CHE È STATO FATTO E NON…
Per comprare si deve vendere, questo lo abbiamo capito. In un
magazzino che pullula di “epurati” non facili da piazzare, forse
qualcuno si doveva trattenere. Ma è normale, quelli buoni/discreti mercato
intorno ce l’hanno.
È il caso di Alessandro Murgia, sacrificato per Lazzari, il
ragazzo cresciuto nel nostro vivaio è stato spedito alla Spal. Cosa rimane
della Lazio? La possibilità di riprenderselo se un giorno diventasse “Er
Messi de Ferrara”.
Badelj è tornato a Firenze, un po’ per colpa di Inzaghi che vede
e non vede, abbiamo perso così l’alternativa naturale a Leiva.
Vi ricordate Sprocati? Soldi “sprocati” davvero,
solite scellerate idee, il CR7 improvvisato però ha trovato la conferma del
Parma che se lo tiene un anno intero.
Con la cessione di Wallace, il grosso è stato fatto, rimangono
poi le cose incompiute come Durmisi e con lui dovremmo aprire un capitolo
infinito sui calciatori che pascolavano a Formello spediti a
Salerno, ma non ho tempo, perciò ne nomino uno a caso: Djavan Anderson.
Casasola invece, è stato inserito nella lista dei 25 calciatori per le partite
di Serie A. Chi ci capisce è un sacco bravo!
QUELLO CHE È STATO FATTO… BENE…
Qualcosa di buono la fa anche Lotito e saremmo davvero
bastardognoli a non ammetterlo. Il sor Claudione ha deciso di puntare sui
“big” per la corsa alla zona Champions. Ha deciso di trattenerli
“ad ogni costo”, nel vero senso della parola.
Non sono una grande estimatrice di Luis Alberto, i gusti son
gusti, non amo chi fa e disfa, dice o nega, non sono mai nemmeno rimasta troppo
ammaliata dalle cosiddette magie, ma la società ha deciso di dimenticare
qualche sua dichiarazione infelice e puntare forte su di lui.
Milinkovic sarà a breve il calciatore più pagato in rosa, il
suo ingaggio supererà addirittura i 3 mln di dice in giro….e Correa, beh,
Correa è senza dubbio la stellina nascente in casa Lazio.
La permanenza dei big non è, ahinoi, sinonimo di quarto posto,
ma su di loro si poggia oltre la metà del progetto biancoceleste.
Non sono stati spesi milioni su milioni, sarà il tempo solamente
a stabilire se il mercato, al momento solamente probabilistico, sarà stato
davvero parac**o o solamente “povero”.
C’ho creduto alla “Lazio 2.0”? Una volta credevo anche
a Babbo Natale…..