Re Beppe anche tu, contro stampa e tv….

Citava un vecchissimo striscione che risale ai tempi delle magie, vere, di Beppe Signori. Uno dei centravanti più forti che la Lazio ha l’onore di vantare nella sua storia ultracentenaria. Tecnica da vendere e spesso dimentichiamo che a contare non è solamente il numero sul tabellino dei marcatori. Di Signori in giro non se ne vedono a centinaia. Forse perché appartiene ad un calcio più classico, un calcio dove se eri forte giocavi e di certo non era in mano ai procuratori.

Non è stato un periodo facile per l’ex bomber biancoceleste e 9 mesi fa infatti, aveva rischiato la vita a causa di un’embolia polmonare che gli stava per provocare un infarto.

Dopo tanti controlli e cure, lo stesso “Re Beppe” tramite il suo profilo Instagram ha voluto ringraziare tutto il personale dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna: 

“Ringrazio ancora una volta tutto il personale dell’UTIC di Cardiologia dell’ospedale S.Orsola Bologna Pad 5, diretto dal Prof. Claudio Rapezzi, Dott. Mauro Biffi, Dott.ssa Cinzia Marrozzini per avermi assistito negli ultimi giorni…grazie di Cuore!”. 

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