Una poltrona per due… O forse sarebbe meglio porlo come quesito: una poltrona per due? Diciamo che la Lazio sarà impegnatissima, come lo scorso anno, perciò tante poltrone saranno divise.
Oggi ci occupiamo di un reparto che, dapprima considerato in sovraffollamento, con la partenza di Badelj e le prime noie fisiche di Leiva, comincia ad essere visto quasi incompleto.
Qualcuno però dimentica che per Simone Inzaghi il ventaglio di scelte non è poi così scarno.
Alla corte del mister, sperano di essere incoronati titolari in due: Berisha e Cataldi. E magari sperano di essere qualcosina in più che semplici “vice Leiva”.
Due profili differenti, due differenti percorsi.
Quello di Valon inizia assai lontano dalla cantera biancoceleste, l’interesse di Igli Tare nei suoi confronti infatti, nacque nel momento stesso in cui la Lazio fu tramortita e sbattuta fuori dall’Europa nella notte della disfatta a Salisburgo.
Belle speranze, fu proprio Berisha a ravvivare il mercato estivo due anni fa, ma le aspettative vennero tradite malamente. Non per colpa del calciatore, non per colpa del Ds, ma per questioni legate alla forma fisica trasformate in un calvario per il ragazzo.
Dopo una stagione da dimenticare, oggi il kosovaro è tornato e vuole a tutti i costi le luci della ribalta.
Un innesto in più, possiamo annoverarlo tra i nuovi arrivi visto che lo scorso anno lo ha passato in standby.
Per quel poco che fummo in grado di vedere, Valon si mise in luce per il carattere ruvido, l’ostinazione ed un mordente che, a grandi linee, ricorda quello dei “mestieranti” del campo.
In attesa dietro ad un angolo, anche Cataldi fa capoccella. Nella passata stagione era riuscito a scalare le gerarchie sorpassando anche Badelj, ma oggi? È tutto da rifare?
È lui il vice Leiva, questo ha dimostrato Inzaghi, ma il centrocampista di Ottavia non è più il giovanotto di belle speranze, dopo le esperienze tra Genova e Benevento è cresciuto.
Riuscirà mai a ritagliarsi davvero il suo spazio? O sarà sempre un rincalzo?
Una poltrona per due…. Come sappiamo tutti, gli impegni della Lazio saranno molteplici, i ritmi diventeranno indiavolati e lo saranno su tre fronti differenti.
Nulla di nuovo insomma.
La dirigenza sarà stata in grado di far fronte alle evenienze? O lo scarno mercato si paleserà?
Intanto sia Berisha che Cataldi vivono un momento di buonissima forma fisica ed in tasca si portano anche tante motivazioni. Arriverà la chiamata di Simone?