La terza partita di campionato la Lazio la perde contro la Spal per 2-1, non basta il rigore di Immobile che porta in vantaggio le aquile, nella ripresa ribalta il risultato la Squadra di Semplici.
Inzaghi opta per un turnover esagerato e male assortito negli uomini, esclude Bastos, Milinkovic e Correa inserendo Patric, Parolo e Caicedo.
Nel primo tempo i biancocelesti sembrano essere in partita e giocano un calcio veloce ,attento, ma sempre con le imprecisioni sottoporta che stanno penalizzando ogni partita sempre di più lo score della Lazio.
Dopo un palo di Caicedo e altre ghiotte occasioni sciupate,le aquile riescono comunque a passare in vantaggio con un rigore segnato da Immobile.
Nel secondo tempo quando la partita dovrebbe girare a favore della Lazio, Semplici lascia al palo Inzaghi e cambia rotta: inserisce un’ala veloce e cambia modulo, dal 3/5/2 a specchio, schiera un 4/4/2.
Inzaghi sta a guardare come un allenatore di provincia cambia una partita e si appresta a fare il solito cambio designato,Patric esce dentro Varo, ma di cambiare tattica non se ne parla.
Passano i minuti e gli uomini di Inzaghi credono di essere nella passeggiata del centro di Ferrara,si guardano gli avversari che li uccellano su ogni giocata arrivando sempre secondi sulla palla, li vedono segnare su corner il gol del pareggio, rete segnata da Petagna lasciato libero da marcature.
Luilic sembra di essere a fine stagione e non all’inizio, Parolo boccheggia, Radu arranca, Immobile trema sulle gambe, Inzaghi inserisce Correa e Milinkovic nella speranza di accendere l’interruttore a suo piacimento, ma nel calcio non funziona sempre così.
I nuovi innesti non cambiano nulla, anzi, forse peggiorano anche le cose, per cui al 92° la Spal scavalca la presuntuosa Lazio con il gol del definitivo 2-1.
Inzaghi boccia il mercato di Tare a 180 gradi, e lo si capisce dal fatto che il “minuscolo” Patric si ritrovi ancora a giocare una gara da titolare, lo “sfinito” Lulic non trova riposo con Jony, Radu non ha sostituti naturali.
Parliamone ora che è settembre di queste cose, una squadra che non trova il passo in estate faticherà in futuro, non è più ammissibile perdere con squadre da retrocessione.
Ho la sensazione che dopo una serie di risultati positivi con questa squadra ci sia la figuraccia sempre dietro l’angolo, è un problema atavico della gestione Inzaghi che ad oggi si è già giocato almeno 3 jolly.