Il tempo aveva aiutato Immobile a smaltire la rabbia, incomprensibile perché non gli hanno mica rovesciato il cocktail in discoteca su una Gucci, per la sostituzione di domenica scorsa nella gara contro il Parma.
Ciro pensava di aver chiarito le cose e di aver pagato la ribellione con la multa, con le pubbliche  scuse rivolte a Inzaghi, alla squadra e alla società.
Pensava e così non è stato: si ritrovato in panchina a San Siro.

Ma Caicedo ha fatto girare il reparto offensivo, crollato proprio all’ingresso del calciatore di Torre Annunziata.
Beppe Bergomi
, ex stella neroazzurra, ha detto la sua ai microfoni di Sky Sport sul cambio effettuato da Simone Inzaghi:

« Caicedo? Il cambio ha spento la Lazio, questo l’episodio che ha condizionato la gara degli ospiti».

Immobile adesso deve capire che i troni esitono solo da Maria De Filippi e, presa consapevolezza, deve capire che tutti sono utili e nessuno indispensabile. Anche perché le prestazioni di Caicedo possono davvero far vacillare il suo status “inamovibile”.

Poi vi chiedete perché non è stato preso un profilo alla Ribery, o Llorente. Perché, signori, gente con alle spalle una carriera davvero blasonata, non verrebbe a far da “seconda scelta” a Ciro Immobile. Eh già, conta il curriculum ed il nome scritto su di esso. Questo mio punto di vista può essere attaccabile, come al solito, ma è ciò che sul mercato fa alzare il prezzo: il nome ed un curriculum.

Severa ma giusta.

Anche noi siamo attaccati al nome sulla maglia, basta pensare a coloro che ieri caldeggiavano l’ingresso di Ciro mentre Felipao muoveva tutto il reparto.

Nessun “caso” però all’orizzonte, a gamba tesa ecco De Martino e riporto i passaggi più salienti della sua dichiarazione: (dopo le solite c******e sulla probabile rottura tra Immobile e la Lazio)

«Non tutti ovviamente ormai cascano a queste voci, certi elementi che scrivono di Lazio non sono più credibili. Sono stati aperti casi assurdi e cialtroneschi sul caso Immobile, addirittura il suo procuratore che viene in albergo per parlare della sua esclusione, quando (Alessandro Moggi) sta sempre con noi quando siamo a Milano. Lo stesso Ciro ci guardava perplesso dopo aver letto cose del genere. Il rapporto tra Immobile e Inzaghi va oltre il campo, poi ci sta che durante la partita Ciro, che vuole sempre giocare e non uscirebbe mai, cada in una reazione come quella contro il Parma, sicuramente scomposta. Ha dato fastidio sia all’allenatore che alla società, ma il ragazzo aveva capito subito e fin da quando siamo entrati negli spogliatoi era già tutto risolto. Ribadisco per l’ultima volta che non c’è nessun problema. Tante cose che sento e che ho sentito sono ridicole».

I panni sporchi si lavano in casa , o a Formello,  al momento NON ESISTE nessuna ipotesi di rottura tra Immobile e la Lazio. Di rottura contrattuale non se ne parla proprio, di rottura di p****e invece non posso garantire.

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