Prima becca e poi mena le mani. Prima assente e poi indomita. La domanda dunque nasce spontanea; Lotito ha o non ha una Ferrari nel garage?

La partita contro l’Atalanta potrebbe riassumere non solo questo inizio di stagione, ma tutti gli anni dell’ era Inzaghi. Ne diventa l’emblema. Come, perché?
Bistrattata, presa a pallonate malamente, eppur capace di vittorie o pareggi pirotecnici.
La sconfitta in campionato, poi la vittoria in finale di Coppa Italia e sempre davanti allo stesso pubblico: la squadra di Gasperini. E poi le sconfitte contro il Chievo retrocesso, la vittoria a San Siro….Insomma, un colpo al cerchio e uno alla botte.

Allora mi continuo a chiedere se la Lazio sia davvero una Ferrari che ogni tanto si ingolfa.

Perché sabato pomeriggio ho assistito a 45 minuti imbarazzanti contro la corazzata arrivata da Bergamo che picchiava duro senza pietà e poteva finire così, o anche peggio, pensavo tra me e me, con la vena pulsante di rabbia.

Poteva calare il sipario tra le ingiurie rivolte a Lotito, i big col 4 in pagella che avrebbero ucciso il popolo dei fantallenatori facendo maledire i fantamilioni spesi. Poteva finire così, con Marusic in campo.

Poteva essere il triste epilogo che avrebbe meritato quella Lazio dei primi 45 minuti.

Atalanta non di’ gatto se non ce l’hai ner sacco…

E mentre la squadra di Gasperini usciva dagli spogliatoi tronfia augurandosi altri 3 gol in un risultato epico, quella di Inzaghi si leccava le ferite, rattoppava i pezzi e si preparava ad essere posseduta da un anelito di personalità.

Cambia la musica, non vorrei dire nulla ma entra Patric…

“Adam MARUSIC 4,5 – Completamente fuori dal gioco. Viene demolito da Gosens e in attacco non si vede mai. In campo all’ultimo momento per Lazzari, dura solo un tempo. Dal 46′ PATRIC 6– Meglio di Marusic, e non ci voleva molto. Anche se il mutamento del contesto generale lo favorisce.” Cit. Pagelle Eurosport.

Sarà un caso? Chi ce capisce è bravo.

Nel secondo tempo “Rolls Royce Sì, come Marilyn Monroe” , la Ferrari decantata e presa per i fondelli diventa la Rolls Royce di Achille Lauro.

Non parlo di Messi e Ronaldo, ma di Cataldi e Patric, parlo di loro sì, però la faccia è diversa.

Danilo caduto nella piena confusione dirigenziale e Patric l’eterno bistrattato da Simone Inzaghi. Basta così poco? Bastano due cambi per cambiare pelle? O l’Atalanta aveva cambiato testa?

Inzaghi aveva sbagliato e Gasperini era stato bravo ad intortarla? 

Difficile capire, forse è stato un insieme di cose, un perfetto equilibrio tra entrambe le ipotesi.

La domanda però resta; la Lazio è una Ferrari come dice Lotito e Simone non ha la patente, o Lotito vive in una dimensione parallela dissociata dalla realtà?

Nessuno ha ragione. La colpa è di chiunque, così come lo sono i meriti. 
Una cosa però ve la voglio dire: è entrato Patric!
Ed ecco lo sdrammatizzare in tanta filosofia spicciola che cerca di rispondere a domande senza senso alcuno.
La Lazio è una Ferrari o è ‘na 500? 

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