“Va beh, hai vinto contro il Lecce”.... È usuale non calcolare il peso reale di questa vittoria che, Lecce o Real Madrid, ha sempre lo stesso significato. Un po”” come quando sei a dieta, digiuni e poi sali sulla bilancia dopo milioni di sacrifici ed esclami ” ho perso solo 2 kg!”. Sì, ma lo hai fatto in una settimana!
Eh già, perché 3 punti sono 3 punti e andrebbero bene pure contro l””Albinoleffe.
Non sono assimilabili facilmente le recriminazioni per l””Europa League, gli schiaffi presi dal Cluj, squadra di cui in pochissimi conoscevamo l””esistenza, ma il campionato rimane roba viva e l””obiettivo preservato.
Il momento della sosta obbligato dalle Nazionali, è sempre un secondo di raccoglimento che offre parecchi spunti sui quali meditare. E se di domenica scorsa stiamo parlando, non si può non parlare del bello, del meno bello e di Valon Berisha, ma soprattutto, non si può non parlare di quella cosa a cui tutti ci aggrappiamo; il presente che odora di futuro. Incerto si sa, ma che oggi sembra quasi reale.
I tifosi non sono un pubblico facile e anche al terzo posto ci arrivano con qualche ruggine.
Non sia mai che ci manchi un po”” di rodimento!
In Europa pecore, in campionato leoni, due settimane di pausa per capire quale dei due volti sia quello della Lazio.
Ho cercato il tuo nome…
Parlando della vittoria contro il Lecce, non si può non nominare colui al centro di pesanti polemiche: Milinkovic.
Perché a lui, il “marziano”, l””errore non si perdona come si perdona a Bastos, come si perdona a chi che sia mentre vengono divorati gol davanti la porta avversaria.
No, il serbo porta sulle spalle il peso di un cartellino da 100 milioni.
Non riesco nemmeno più a contare le volte in cui mi sono spesa in arringhe difensive.
“Quando il marziano saprà di dover scendere sulla terra per salvare la nostra sorte, arriverà”.
Perché a lui le cose normali non piacciono, come potrebbero del resto, “normale” non è un aggettivo adatto ad un calciatore “straordinario”. Lui fa lo sbaglio grossolano e poi ti serve il capolavoro confezionato con la zampata di classe solita ai grandi attaccanti.
Straordinario, ovvero l””evento che sfugge alla normalità.
Ho cercato il tuo nome…
Ho cercato il nome di un difensore perché i biancocelesti, alla fine della fiera, un gollazzo lo prendono sempre.
Questo è uno spunto di riflessione per chi di mestiere dovrebbe porre rimedio.
E se fosse vero che il miglior attacco è la difesa, allora noi navighiamo in acque marroncine, cercando di essere raffinata per non dire “nella m***a”.
Eh sì, perché questa retroguardia non trova un dipendente posto fisso/contratto a tempo indeterminato.
Acerbi e poi il vuoto: la cazzatina te la fanno tutti, non solo Vavro.
Ho cercato il tuo nome…
Valon perché sei tu e non il Berisha di Salisburgo?
A Loti”” ma che t””hanno mandato il gemello?
Un errore sanguinoso, un errore che ha fatto scendere sull””Europa i titoli di coda e poi i fischi senza afferrare il reale concetto alla base: ma se non lo fanno mai giocare, che pretendete i miracoli all””81°esimo? Quello accadde solo in un famoso film natalizio…qui Babbo Natale non scende su una 34 strada!
Rega””, famo i seri.
Lo stadio è come il teatro, compri il biglietto e poi sei libero di fischiare se lo spettacolo non ti piace, di applaudire, o di chiedere il bis.
Le arringhe le ho finite oramai, ma se è Berisha del Salisburgo che andate cercando, vi ricordo che la poca considerazione, il poco minutaggio, grava anche sullo stato emotivo.
E lasciatevelo dire da una egocentrica impenitente.
I calciatori non li salvi coi fischi.
Ho cercato il tuo nome…
Cosa manca la Lazio? forse è il caso di cominciare a chiederci che cosa abbiamo: un terzo posto in classifica.
Ho cercato il tuo nome…
Piccolo spazio e pubblicità; oggi una piccola gioia l””abbiamo e chissà quanto durerà, se è chimera o realtà, però per il momento le polemiche, come il vento fa, si tacciono.
Ho cercato il tuo nome tra i primi 4 in classifica e oggi l””ho trovato.