Finalmente è arrivato anche il suo momento, ultimo debuttante tra i quattro nuovi innesti consegnati in estate a Simone Inzaghi. Primo acquisto, ultimo a scendere in campo.
Era stato in dubbio fino alla fine il partner di Correa, lontano il solito ballottaggio tra Caicedo e Immobile, la palla è passata a Bobby Adekanye.
Il classe 1999 ha afferrato l’occasione del “primo minuto” stagionale anche se, ad onor di cronaca, era la sua terza presenza, ( seconda in Europa League). Piccoli camei come si usa dire al cinema, ieri sera invece ha guadagnato un ruolo da protagonista. Primo minuto e perciò possiamo definirlo a tutti gli effetti “prima titolarità”.
Quattro nuovi arrivi e, secondo il mio modesto parere spesso non troppo modesto, l’ex Liverpool è il profilo più affascinante ed esaltante.
Un punto interrogativo, la vera scommessa a lungo termine.
Finora Inzaghi non si era mai fidato, ma è doveroso ricordare che si parla di un esterno modellato con pazienza dal tecnico piacentino all’attacco a due visto il modulo-mantra.
È giusto “adattare”? Io credo che se in rosa hai calciatori non idonei al 3-5-2, (Adekanye/Vavro/Jony) forse sarebbe il caso di qualche piccola innovazione.
James Russell Lowell scrisse;
“Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione”… io aggiungerei “Solo i morti, gli stupidi e Simone Inzaghi non cambiano mai opinione”
Una situazione che richiama da vicino proprio quella di Jony sulla corsia sinistra, ma Adekanye ha solo 20 anni e tutto il tempo del mondo per reinventarsi altro calciatore.
Intanto Bobby sorride, sorride mentre corre, tanto che di lui dicon che…
Il 20enne olandese insegue l’obiettivo di prendersi il suo posto nella Lazio e lo fa senza polemica, senza malcontento.
A giugno si è svincolato dal Liverpool perché non vedeva spiragli verso in Premier League, la sua grande prima occasione la cerca in Serie A.
Tare lo aveva notato già da tempo, “il nuovo Keita” è diventato un must visto che oramai ci chiama anche Raul Moro, però stavolta ha abbandonato i paragoni altisonanti come Cavani ed è rimasto umile.
Ha le qualità per emergere, certo non stiamo parlando di un top player fatto e finito, ma di un calciatore da rifinire.
Sarà il tempo a stabilire se la scommessa è stata o no ripagata, ma la continuità solamente gli sarebbe utile in questa fase delicata della carriera, quella fase che non ti fa essere né carne né pesce.
Il mister di è riservato il diritto di procedere con una valutazione sulle sue prospettive future piuttosto che immediate.
Ce piace ‘sto Bobby?
Per concludere questa mia chiacchierata senza verità in tasca e dopo aver letto sui vari social pareri contrastanti, credo sia giusto chiudere con le parole di Simone Inzaghi nel post partita di ieri:
“Adekanye oggi ha svolto un’ottima gara, mi è piaciuto, non giocava da molto e non aveva i 90 minuti nelle gambe. Per quanto fatto, avrebbe meritato di rimanere in campo”.