Con quella che noi chiamiamo “Lazio B” dando una parvenza da Barcellona (Barcellona B) che indica l’impiego delle seconde linee, la partita “farsa” con poche speranze di qualificazione, è stata vinta.
Le cosiddette “seconde linee” si sono impegnate tanto, solo 3 titolarissimi infatti erano in campo (Lazzari/Correa/Acerbi), le seconde linee si sono impegnate talmente che quasi dimostra di crederci più ora, quando l’Europa sembra sfumata.
Attenzione però, l’aritmetica non condanna ancora.
In un girone che oltre al Celtic non vedeva grandi rivali, si ha la conferma che qualcosina in più andava fatta. Oh, dopotutto son state le riserve a fare fuori il Cluj, non certo Immobile e titolarità cantando!
L’esercito della panchina si è speso per battere una squadra insidiosa che ha fatto muovere addirittura Proto.
Allora ci domandiamo come sia stato possibile fallare in un girone assai più scarso di come era stato descritto.
Basta guardare il campo, Jony si esibisce nella solita perfomance modesta senza troppe infamie ma pure senza lodi, Vavro ci prova ma la difesa concede tanto.
Poche le speranze a cui aggrapparsi, ma meglio di niente.
Un gol di Joacquin Correa ci tiene in gioco, i biancocelesti dovranno prima di tutto vincere contro il Rennes e poi sperare che il Celtic (già primo matematicamente nel girone) vada a vincere in casa del Cluj.
È il momento di fare un piccolo recall: per centrare la zona Champions, abbiamo imparato la triste verità, ovvero che i biancocelesti devono girare alla larga dal torneo internazionale.
Realtà deprimente, ma questa squadra non è stata costruita per lottare su 3 fronti.
Il mercato estivo ci aveva preparato, nessuno aveva nominato l’Europa League, le riserve sono troppo riserve, defilate e deludenti per certi palcoscenici.
Parliamo chiaro, più chiaro del biondo di Patric; a Formello e sugli spalti, nessuno si metterà a piangere nell’ipotesi di mancato passaggio del turno.
Eh sì, gli occhi sono tutti puntati sul raggiungimento del quarto posto.
Eppure rimane l’amarezza per un girone a nostro favore, un girone dove anche la più insidiosa Celtic, non era certo il Barcellona.
Oggi la Lazio zoppica, ma è ancora in corsa, nonostante l’impegno profuso per uscire.
I biancocelesti si portano a 6 punti nel girone, il Cluj resta a 9, il Celtic è a 13 (già qualificato). Il destino si deciderà all’ultimo contro il Rennes e il Cluj opposto al Celtic.
Deprimente l’idea che per arrivare all’Europa Vip si debba sacrificare qualcosa.
Sicuramente qualcuno non amerà questo discorso, ma io non amo nascondermi dietro un dito.
La storia insegna, lo avevamo già capito senza troppi giri di parole: vuoi andare in Champions? Te dovevi dimentica’ l’Europa League!