“Mira alle stelle e mal che vada avrai camminato sulla luna”. Cristiano Ronaldo lo sa bene e non solo è arrivato alla stelle, ma ne ha anche presa una testate. Non si parla che di questo; CR7 vola! Ah, perché non lo sapevate?

Dall’altra parte invece, c’è l’ultimo uomo, quello che non nasce top player, che per il suo piccolo miracolo di salvare capre e cavoli all’ultimo secondo, ha lavorato con tanta umiltà. Felipao Caicedo.

Ci siamo salutati così col campionato, Lazio e Juve intorno alla vetta ed ora pronte all’ennesimo piccolo sforzo.

Quella in Arabia Saudita sarà una sfida che oramai non è più una novità, aho, sempre Lazio/Juve…
Non fraintendetemi, non intendo sminuire la Supercoppa Italiana, o addirittura sindacare sul fatto che Lotito c’abbia davvero l’occhio lungo e sia lo “Yoda” del calcio italiano.
Colui col potere di spostare turni in Serie A, lasciare a riposo la Lazio …. Insomma, non si muove foglia che Claudione non voglia.
E Claudione vuole la Supercoppa Italiana, nonostante per noi sia diventata formalità, per i torinesi pure perché, tutti quanti, siamo concentrati sul campionato.

Va beh, ma un trofeo per Natale ci sta anche.
Dopotutto senza Ryad l’attesa sarebbe troppo lunga.
Molti di noi si sono anche portati avanti coi regali  ed hanno esaurito la lista senza dimenticare nessuna vecchia zia, o cugino lontano di 16° grado.

SALUTI DA RYAD

La finale esotica sarà una partita senza possibilità di replica, una partita che non comprometterà in alcun modo la classifica.
L’ultima sfida tra le due contendenti all’Olimpico è terminata nell’apoteosi biancazzurra, in una vittoria secca che ha sfatato un altro antico tabù.
E così la Lazio vola e sogna, se sogna troppo o troppo poco, sarà il tempo a stabilirlo.

Dunque la Supercoppa si gioca per hobby o allenamento?
No, si gioca per alzare al cielo un altro trofeo e per il piacere di sbatterlo random in faccia si cugini mai voluti che per l’occasione tiferanno CR7.

E mentre qualcuna sarà impegnata in Serie A, a migliaia di chilometri Lazio e Juventus giocheranno una finale.
Cosa normale per la Vecchia Signora che pensa ad alzare al cielo la Coppa per antonomasia, la Champions, ma in questi anni dove a farla da padrona è lo strapotere bianconero, la Lazio si diploma a tutti gli effetti rivale unica.
Quella che può rosicchiare via un pezzo di trionfo a coloro che lo scudetto lo vincono già ad ottobre.

Ricordando sempre che la Vecchia Signora vanta un parterre di giocatori stellari, che è Juventus anche con qualche inciampo qui e lì, la Lazio non deve prendere sottogamba la finale.

“Sì, vabbè, ma siamo terzi in classifica a -3 dalla vetta”.
Ragionamento che dovrà essere per forza accantonato perché a Ryad si scriverà un’altra storia.
La storia che fu di Murgia, la storia che strappò a Dybala il trofeo appena qualche tempo fa.

È sempre Lazio/Juventus… Mentre le altre stanno a guardare….. ‘Na finale è sempre ‘na finale.

Saluti e baci da Ryad, darlings.

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