Il portavoce del Presidente Claudio Lotito e direttore della Comunicazione della Lazio, Arturo Diaconale, si è espresso sul 120 esimo  compleanno della Lazio pubblicando una lunghissima nota sul suo profilo Facebook.
Il post è stato però accolto da una pioggia di polemiche, molti tifosi biancazzurri hanno infatti pensato: “hai sprecato un’altra occasione pe’ sta zitto”.

Ecco la frase della discordia:

“Oggi la Lazietta è diventata Lazio. Ha compiuto un salto di qualità grazie alla crescita ed alla continuità societaria assicurata dall?impegno di Claudio Lotito”.

L’epiteto “lazietta” non se può senti’! Forse sì, dal più accanito dei romanisti però.
Irrispettoso e denigratorio è apparso alla maggior parte di noi.

Il passato della Lazio è stato sminuito da tantissime persone negli anni, dai detrattori che hanno cercato continuamente di distorcere la nostra storia ultracentenaria.
Ma mediocre non lo è e racconta di grandi gesta compiute da uomini eccezionali.

Una società che ha vissuto ere di grandi fasti ,anche se non troppo longeve, di periodi bui, nonostante questi, ha trovato sempre il coraggio delle idee e si è rialzata.

Diaconale, con tale affermazione, ha cancellato il nostro passato  affermando che solamente  grazie alla gestione di Lotito, il club capitolino ha assorbito la grande mentalità facendosi notare nel “calcio dei grandi”.

Mi permetta signor Diaconale di dissentire.

Perché mi è stata tramandata una Lazio del 1974, di Maestrelli, di Giorgio Chinaglia, Pulici, Petrelli, Martini, Wilson, Oddi, Nanni, Garlaschelli, Re Cecconi, Frustalupi, D’Amico.
Io non c’ero ancora, eppure la recito a memoria.

Conosco la Lazio dei -9, non certo la più bella tecnicamente, ma è cara alla memoria di noi tifosi per il grandissimo cuore. Immenso.

Mi ricordo Sergio Cragnotti e la squadra che fu definita da Sir Alex Ferguson “la più forte del mondo nel 2000″.

Adesso la Lazio è grande, ma con tutto il rispetto, signor Diaconale, ancora non la si può paragonare a tutto questo.

Mi perdoni ancora, signor Diaconale, ma “Lazietta” non lo è mai stata. 

La risposta del portavoce biancoceleste alle critiche ricevute da ieri per quanto scritto è arrivata tramite un altro post su Facebook.

Riassumo il tutto con una frase:

«Non prendo lezioni di Lazialità da nessuno».

Mi perdoni ancora, signor Diaconale, ma al termine “lazietta”, forse una lezioncina……….

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