Di lui si è sempre parlato un gran bene, ma alla luce di quello che fu nel tempo, “un gran bene” sembra  troppo poco.
Possiamo affermare, senza esagerazioni, che Milinkovic ha rifondato una squadra.

Il ragazzo-immagine biancoceleste e giocatore-copertina patinata del calciomercato e Serie A, adesso è consapevole del  prossimo step: un posto sul treno Champions League.

Non è nata improvvisamente una stella, no, si è solamente mostrata in tutto il suo splendore.

Il romantico Sergej, quel ragazzone alto quasi 2 metri che sbottò in lacrime di fronte alla dirigenza Viola perché lui voleva andare alla Lazio. Proprio come il suo idolo Sinisa Mihajlović.
E per una volta la fortuna c’ha assistito.

Finora la sua strada è stata una ascesa continua, una continua conferma, perché certe favole hanno la linea del destino già disegnata.

Un viaggio lungo che parte dal Grazer AK, Vojvodina, passando poi per il Genk fino a Formello.
Uno che chiamarlo “centrocampista” è riduttivo, uno che non ha nulla di normale nel suo essere straordinario.
Un amore romantico con la Lazio ed i suoi tifosi, un amore che, al compimento del 120 esimo compleanno della nostra società, ha portato Milinkovic ad una promessa.
Il Sergente ha voluto fare i suoi personalissimi auguri con un messaggio su Instagram:

«Sergente + sorella di Sergente + compleanno Lazio = serata perfetta 120 anni di storia, ora tocca noi renderti omaggio e VINCERE sempre! Auguri Lazio mia».

Iniziamo da domani!

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