Oggi mi sento sbarazzina, o forse essendo donna, ogni tanto mi piace parlare di cose serie: capelli, moda, look.
Non sono una fan del gel, quindi, a mio modesto parere, doppio giallo anche per Cristianone Ronaldo in versione “ultimo dei samurai”.
Lo stylist sarà forse Carlo Pinsoglio compagno di squadra e cliente della clinica per trapianti tricologici in cui ha investito il portoghese?
Cri Cri ama stupire e ne ha combinate davvero di tutti i colori, di capelli intendo, mica avremo dimenticato le inquietanti meches?
Sono cresciuta in un’epoca in cui andava di moda la permanente, quei cotonati anni ’90, le acconciature a “banana”, perciò non temo più nulla!
Rasature, colpi di sole…. Mi sarebbe piaciuto vincere facile?
La parrucchiera di CR7… La parrucchiera di CR7 dovevo fare!
Il 2020 è stato battezzato sotto il segno della coda, non di cavallo, ma di Cristiano.
Dal campo alle passerelle e la moda implode: come lo vogliamo quest’uomo nel 2020?
Ninja però non “Er ninja Nainggolan”, con contaminazioni hipster e magari pure un po’ selvaggio con le chiome lunghe da attorcigliare.
In pratica una Barbie Malibù.
Ronnie però non ha lanciato nessuna moda perché il capostipite del “codino” fu Baggio nei cotonati anni ’90, sì, gli stessi della permanente.
Il calcio e la moda.
Qualcuno potrebbe pensare che si tratti di due concetti diametralmente opposti, ma dire che vanno di pari passo e si influenzano tra loro, non è blasfemia.
Sui prati verdi sparsi in tutto il globo, i calciatori sono diventati sempre più fashion victim, al confine coi fashion blogger.
Seguono le tendenze in maniera maniacale, rivisitano acconciature antiche in chiave moderna…tranne Palacio.
Palacio ha lo stesso codino da quando ha compiuto 5 anni.
Il pianeta Terra ha visto pantaloni a zampa, il caschetto platino della Carrà, le labbra gonfiate alla Mick Jagger, la permanente….Quest’anno è l’anno della coda.
Ma Cristiano, occhio, che dal codino al codino di Palacio, v’è solo un giro di forbice!