Salutiamo la Coppa Italia, ma per chi ha messo 2 trofei in bacheca in un anno, male minore, male trascurabile, c’è chi non ne vede uno da 12 anni.
Frecciatina non a caso perché si torna con la testa solo in campionato, vietato mollare adesso!
Una cosa è certa; i biancocelesti non vogliono fermarsi.
Il record dei record non si nascondeva al San Paolo, i punti, quelli boni, sono all’Olimpico.
Niente facce tristi, il momento rimane magico mentre ci facciamo sempre più spazio ai piani alti della classifica.
Adesso tocca alla gang di Fonseca, simpaticamente Zorro pe’ l’amici, in una gara insidiosa poiché anche i giallorossi vogliono rialzare la testa.
Dopo mille banchi di prova, dopo il San Siro, la Supercoppa, non è ancora finita, ma si sa, gli esami non finiscono mai.
Soprattutto per chi vive di grandi ambizioni.
Perché il Derby con la D maiuscola, è LA partita e lo è sempre stata in barba a tutto il resto, classifiche, Coppe, Europe…
E chi pensa che sarà un match con pochi patemi, allora non c’ha capito niente.
È la nostra gara, è la gara della Capitale, della Roma del pallone.
Passano decenni, allenatori, calciatori, Scudetti, ma. Derby è sempre il derby.
Perché noi non siamo “cugini”, semo romani!