Così Lele Adani ha definito la pazzesca rimonta nel derby di Domenica sera che dopo il primo tempo sembrava esser chiuso, ma che grazie allo scioccante uno due messo a segno in 8 minuti dalla coppia Brozovic-Vecino, ha preso una piaga inaspettata, e soprattutto ha permesso all’Inter di portarsi in vetta alla classifica e riagganciare la Juventus.

Proprio la compagine bianconera Sabato sera a Verona si è fatta ribaltare da un sempre più meraviglioso Hellas.

Andando nello specifico ad analizzare il gioco della Vecchia Signora nelle ultime partite, questa sconfitta e quella di Napoli presentano molte similitudini tra loro.

Infatti seppur con differenti formazioni la squadra guidata da Maurizio Sarri è apparsa spaesata e senza un’idea di gioco, ma soprattutto “brutta”. Sappiamo infatti che dopo 4 anni di successi con Allegri i bianconeri con l’arrivo dell’ex Chelsea, volevano provare a essere belli e vincenti.
Ma possiamo affermare senza problemi che in questa prima parte di stagione, e soprattutto in quest’inizio di seconda, Madama è apparsa inconcludente e poco lucida, se non a tratti.

La qualità dei singoli è sicuramente superiore a quella di altre squadre del campionato italiano, tuttavia in campo essa non basta, specie quando contro si hanno squadre ben organizzate come il Napoli e il Verona. Infatti non è bastato il semplice Ronaldo in stato di grazia per evitare alla Juve di perdere 3 punti fondamentali.

Secondo alcuni il problema è dovuto all’assenza di un leader come Chiellini che riesca a infondere ai compagni l’aggressività e la cattiveria per portare a casa ogni partita.
Da un punto di vista tattico, invece, la Juve di Sarri mostra pecche abbastanza preoccupanti.

Infatti il centrocampo non è adatto allo stile di gioco dell’allenatore toscano, che ha bisogno di un regista, non attualmente rappresentato da Pjanic, apparso in uno stato di forma indecente, e di due mezz’ali che facciano da incursionisti, il solo Bentancur non basta, e di un trequartista, che non è presente in rosa, eccezion fatta per Dybala che se non sorretto dal centrocampo non può esser schiarato in aggiunta alle due punte.

Dunque quello che si può evincere da queste partite è che la Juventus non è né di Sarri, né di Allegri, ma è senza mentalità e idee di gioco, che vanno ritrovate al più presto per il rush finale.

Oltre a tutto questo, la 23° giornata di Serie A ha lasciato in eredità una classifica con 3 squadre in un punto, che probabilmente, si contenderanno il titolo fino alla fine.

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