Uniti si vince: uniti per lo Scudetto, uniti per omaggiare anche Mihajlović che proprio con la Lazio lo Scudetto lo vinse. In tantissimi per quell’uomo che tutti vorremmo abbracciare sulla panchina degli emiliani. Sinisa ancora amato osannato ad ogni suo all’Olimpico.
40 mila tifosi ricordando i tempi Cragnottiani, così come fu bolgia nella serata dell’Inter e poi ancora il sold out in trasferta.Roba che non succedeva più da anni.È stato proprio il calore della gente a spingere la Lazio fino alla vetta, è stata proprio la gente a crederci dopo la falsa partenza.
E adesso sono migliaia i cuori a battere aspettando il big match dello Stadium che vedrà opposte Juve ed Inter…..a fine maggio….eh, così…aspetteremo mesi e mesi…col groppo in gola, ma vabbè…
40 mila: numero che è perfettamente in linea con quello della media spettatori fatta registrare finora dalla squadra biancoceleste.13 partite interne con una media di 39.308 spettatori.La quinta della Serie A, ma a a poche distanze da Roma e Juve.
L’arrivo di Claudio Lotito segnò la fine temporanea di questi numeri, stadio pieno dimenticato all’era di Cragnotti che sembrava destinata a non ripetersi.Iniziò così una lenta discesa, con il punto più basso toccato nel 2007/2008.
Qualche sporadico exploit per poi tornare alle medie stagionali non esaltanti.La svogliatezza del tifoso era figlia anche del continuo oscillare tra picchi ed abissi in classifica, del non voler rimediare sul mercato, di vedere sì i campioni, ma nelle altre squadre.È fisiologico, l’umore del tifoso è solamente fisiologico.la svogliatezza della tifoseria.
È normale perché siamo incazzati, ma sempre innamorati.E se proprio vogliamo essere sinceri, anche il rapporto controverso con Claudio Lotito giocò una parte fondamentale in questo allontanamento dallo stadio.Poi arrivò Inzaghi, la prima sua Supercoppa e pian piano la musica cambiò sino ad arrivare ai sold out registrati in questo ultimo periodo sia in casa che fuori.
Comunque sia, comunque vada i tifosi laziali sono già da Tricolore!