Il Coronavirus non guarda in faccia nessuno.
Dopo Rugani e Gabbiadini, risultati positivi al tampone, il Real Madrid in quarantena, il difensore dell’Hannover, il patron dell’Olympiacos,  il mondo del calcio è ufficialmente in crisi.

Tutto è fermo, il campionato italiano e quello spagnolo hanno già optato per lo stop, così come Premier e Ligue 1.

Le misure restrittive hanno coinvolto i calciatori che sono stati pregati di restare nelle proprie abitazioni, di conseguenza si sono fermati gli armamenti.

Ai microfoni del portale Top-channel.tv, ha parlato il portiere biancoceleste Thomas Strakosha:

“Sono giornate complicate dato che stiamo vivendo qualcosa di nuovo. Insieme al club abbiamo preso accordi per restare a casa per almeno una settimana e abbiamo ricevuto un programma di allenamento individuale.

Possiamo uscire di casa solo per motivi seri come andare al supermercato o in farmacia. La prima cosa è la salute delle persone, adesso il calcio va in secondo piano. Ora ci interessano le nostre famiglie.

Agli albanesi dico che bisogna prima di tutto rispettare le misure del governo perché questo aiuta al miglioramento della situazione.
Non possiamo osservare le notizie pensando scherzosamente che non le catturiamo e trascurandole.

Non dobbiamo farci prendere dal panico perché cadremmo nel torto, invece la scelta di prendere sul serio le misure del governo avrà successo “

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