Igli Tare è intervenuto ai microfoni di Sport1 per parlare dell’emergenza coronavirus, del taglio ingaggi dei biancocelesti e della questione che riguarda la ripresa del campionato:
“La stagione deve concludersi per rispetto verso i morti ed i fan. I tempi non sono maturi per scegliere se annullare. Il numero di persone infette sta diventando un po ‘meno.
Interrompere la stagione sarebbe ingiusto.Per il calcio italiano, lo stop a metà stagione rappresenta un disastro. Proveremo ad impedirlo con tutte le nostre forze e cercheremo di continuare a giocare la stagione. Oltre il 75 % dei club italiani finanzia il proprio budget tramite i soldi della televisione.
Se tutti questi fondi non fossero pagati, ciò porterebbe al collasso delle società.
Taglio stipendi? Dobbiamo ancora pensarci. I nostri calciatori sono in contatto tra loro, ma non hanno ancora parlato di questa situazione. Ma posso immaginare che ben presto taglieremo gli ingaggi anche noi.
Sembra di vivere in un film horror. All’inizio tutto è stato preso un po’ alla leggera. Ora non parliamo più di una situazione sola, ma di una guerra. Se vedi i camion militari che partono con le bare dei morti dentro, rimani scioccato e senza parole. E i numeri dei deceduti purtroppo ogni giorno sono terrificanti.
Questo è un disastro per l’intero Paese. Siamo in contatto con tutto lo staff ed il team ogni giorno. E complicato attendere fino a quando non ricomincia. Tuttavia, anche seppure difficile, dobbiamo avere un grande rispetto per chi è stato in prima fila e ha combattuto per settimane nella vita di molti malati.
Allo stesso tempo però dobbiamo cercare di tornare alla nostra vita normale e ciò significa anche tornare ad allenarsi. E i giocatori non vedono l’ora che arrivi il momento in cui si ripristini la normalità anche all’interno del club. Dobbiamo quindi ritrovare piano piano il ritmo ed uscire da questo orrore il più velocemente possibile. Le ragioni del secondo posto? Sono molte ragioni: una delle principali è che il nostro team si è sviluppato molto bene nel corso di quest’anno. La scorsa stagione abbiamo avuto una stagione molto positiva con la Coppa Italia e il successo in Supercoppa.
Il secondo posto attuale e le prestazioni di questa stagione sono la conseguenza logica ed il proseguo della vecchia stagione. È un vero peccato che questa corsa sia stata fermata bruscamente dalla crisi del coronavirus. Credo molto nel destino della vita. Purtroppo bisogna accettare la situazione così com’è. Quando sarà il momento dovremmo anche cercare di ritrovare la via del successo. In qualunque momento sarà. Quando scenderemo di nuovo in campo, dobbiamo provare a continuare nel modo in cui ci siamo fermati. Non sarà semplice, ma speriamo di riuscirci.
Il mio futuro? Seguo sempre da vicino la Bundesliga anche considerando che ho ancora un legame forte con la Germania. Ho trascorso ben nove anni lì imparando molto in quegli anni. La Germania resterà sempre un punto centrale nella mia vita.
A Roma mi sento a mio agio, è diventata la mia casa e la Lazio rappresenta la mia seconda famiglia. Negli ultimi anni abbiamo prodotto qualcosa di cui sono molto orgoglioso. Per questo pensò che rimarrò alla Lazio per qualche altro anno. La Bundesliga è certamente interessante e non bisognerebbe mai dire di no. Non sai mai in che maniera si svilupperà la vita”.