Distanziamento: sarebbe assai strano per uno sport come il calcio che, non solo è collettivo, ma si basa soprattutto sul contatto fisico.
Giorni caldi per la Lega Serie A mentre si stanno cercando le basi solide e sicure per riaprire un campionato.
Ma la coesistenza tra pallone e COVID 19 non è facile ed è un un problema mondiale.
Tutti i grandi campionati europei Inghilterra, Francia, Spagna e Germania, stanno vivendo momenti di grande incertezza attorno al tema della ripresa.
Giorno dopo giorno le voci si rincorrono, le smentite si inseguono e le accuse si fanno più aspre.
La Bundesliga è la più pronta e vorrebbe riaprire i battenti a breve.
Per tutti gli altri invece si discute tra giugno e lo stop definitivo.
Arriva però la Ligue 1 a gamba tesa.
Parigi, 29 aprile 2020 – Mentre in Italia continua a tenere banco la questione legata al possibile proseguimento della Serie A, in Francia arriva la chiusura definitiva della stagione della Ligue 1. A far calare il sipario è stato Edouard Philippe.
Almeno hanno deciso.
In Italia continua a non esserci accordo e
nessuna novità.
La FIGC spingeva per ricominciare, ma non sono state stabilite date certe. Come riportato dall’Ansa, il Presidente Gravina ha espresso la volontà di approfondire la situazione nel prossimo Consiglio Federale in programma l’8 maggio.
Intanto ‘sta benedetta ripresa si fa sempre più vaga e l’ipotesi di una conclusione definitiva è sempre più probabile.
Quale sarà il futuro di questa stagione lo sapremo prima o poi, forse più poi che prima.
C’è una grande possibilità che ci si riveda direttamente a settembre.
Basta pensare alla spasmodica di soluzioni per definire retrocessioni, promozioni, zona Europa e Champions.
Come riporta La Gazzetta dello Sport però, tra tutte le ipotesi nessuna prevede l’assegnazione dello Scudetto.
La prima vorrebbe un congelamento della classifica con la prossima Serie A a 22 squadre e la seconda invece contemplerebbe due retrocessioni in Serie B e due promozioni in Serie A.
Non si ha nessuna certezza, ma in caso di interruzione, almeno la Lazio avrebbe centrato comunque l’obiettivo Champions League, a meno di clamorosi stravolgimenti, è a tutti gli effetti in seconda posizione.
La squadra di Inzaghi entrerà di diritto.
Tornando alla nostra Serie A: la Francia ha indicato la via?
È il caso di smettere di litigare e dire “basta”?
Spadafora, Ministro dello Sport, ha parlato chiarissimo:
“Sulla ripresa del campionato il sentiero è sempre più stretto. Fossi nei presidenti inizierei a pensare alla prossima stagione e la Lega valuti un piano B”.
Il Governo anche rimane scettico, ma Conte si è irritato per le parole di Spadafora e tutto è sempre più un’incognita mentre è in corso il solito braccio di ferro tra club e autorità.
L’idea di tornare a tifare è sempre più appesa ad un filo sottile.
Si infiamma il dibattito sulla Serie A e la delusione nel mondo del calcio è palpabile.
Tanti addetti ai lavori hanno espresso il loro disaccordo, alcuni sottolineando come i calciatori rispetto agli altri sportivi ne escano penalizzati.
Tutti si scannano, tutti litigano, ma la domanda resta una: la coesistenza tra pallone e COVID 19 è davvero possibile?
Virologi accorrete!