Spadafora annuncia “sventura”, pessimismo e scenari tetri.

«Le notizie di queste ore dei contagi in alcune squadre di calcio non ci fanno ben sperare. Fino a quanto non capiremo quale sarà l’evoluzione sanitaria, non potremo dare una risposta certa. La parola d’ordine, anche alla luce del recente incontro col Comitato tecnico-scientifico, è stata prudenza. Ovviamente quello che è successo nelle ultime 24 ore certamente non aiuta».

Lui parla, lui dice, ma in tanti lo stanno contraddicendo.

GRAVINA

Nessuna decisione è ancora stata presa in merito alle sorti del campionato,  gli allenamenti singoli sono ripartiti e con molta probabilità il 18 maggio le squadre potranno allenarsi in piccoli gruppi. Il presidente della Figc Gravina sta facendo di tutto per superare i limiti del protocollo e per far ritornare il campionato. Secondo quanto riportato da Sky Sport,  si potrebbe anche decidere di far slittare al fine del campionato oltre il 2 agosto, dopo  scatterà il ritiro di due settimane e non di tre.

FIORENTINA

Arrivano anche, in netta contrapposizione con le parole di Spadafora, quelle di Commisso. Il presidente della Fiorentina, nonostante le positività riscontrate appena ieri, si è espresso a favore del proseguimento della Serie A ai micriofoni di RTV38.

 «Spero si riprenda, nessuno sa  cosa accadrà tra un mese. Il nostro intento è quello di andare avanti, speriamo che il Governo ce lo permetta. Non possiamo avere due stagioni rovinate: oggi la salute, ma domani dovremmo affrontare la crisi economica non solo in Italia, ma anche in America. L’economia deve andare avanti».

SANDRA ZAMPA

Un’ulteriore dichiarazione che fa ben sperare nella ripresa, è quella rilasciata da Sandra Zampa, Sottosegretaria alla Salute, in un’intervista a Radio Punto Nuovo:

“Si va verso una soluzione ed è la soluzione che i tifosi di calcio si aspettano. Il via libera ancora non c’è, ma si va verso una buona direzione. Per ora il confronto riguarda l’allenamento individuale, oggi torneranno tutti a discutere del problema e la strada della soluzione è stata immaginata come una sorta di clausura della squadra”.

“Ripartire sì, ma in sicurezza, è un atto d’attenzione molto importante. Preservare la salute, forma, benessere dei nostri atleti ha un valore. Il Ministro Speranza lascerà al CTS e le Federazioni competenti le valutazioni. Sono ottimista sulla ripresa dopo aver parlato con il capo del CTS, ma c’è bisogno di una solida base scientifica. Non vorremmo mai che una persona a noi cara venisse buttata a fare qualcosa di rischioso. Tenere fermo un pezzo di vita importante per tanti cittadini, non è solo un danno economico, ma anche sociale. Il finale di questa partita, che non è di calcio, ma quella della salute, lo scriviamo tutti insieme. I comportamenti di tutti determinano come andrà a finire. Una cosa l’abbiamo dimostrata: il lockdown faceva bene, siamo arrivati ad avere una riapertura moderata in tempi rapidi. La strada di ieri sulla clausura per le squadre di calcio, è a tutela di tutti e permette di anticipare la ripresa”.

BRUSAFERRO

Parole importanti per il mondo del calcio alle quali si aggiungono quelle di Silvio Brusaferro, direttore dell’IStituto Superiore di Sanità.

“Si cercherà di dare una risposta appropriata e sostenibile, tenendo conto che viviamo in un contesto europeo e quindi dobbiamo cercare – nei limiti del possibile – di armonizzarci ad esso”.

Il suo pensiero dopo il confronto fra la FIGC e il Comitato tecnico scientifico.

La ripartenza di tanti campionati europei, con la Bundesliga addirittura nel weekend del 16 maggio, sta aprendo sempre di più la possibilità di rivedere anche la nostra Serie A.

Il Governo non è contrario.

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