Vincenzo Spadafora ieri sera è intervenuto durante il Tg Sport di Rai 2
«Gli allenamenti di squadra potranno riprendere. La Figc è stata disponibile a rivedere la sua prima proposta e questo ci ha aiutato. Ci sono novità sui tempi di quarantena dei giocatori positivi. Si evita così l’auto-isolamento iniziale di tutta la squadra, in modo da consentire a tutti di riprendere. Questo è un passo importante anche per il campionato». 
RIPRESA CAMPIONATO
«Giusto che in questo momento tutti abbiano la possibilità di porre le basi per la ripartenza ed è giusto che ce le abbia anche il mondo del calcio di poter riprendere in sicurezza. Data certa di ripresa? A me fa piacere dare una buona notizia. Ho una riunione il 28 maggio col presidente FIGC Gravina e quello della Lega Serie A Dal Pino. Entro giovedì prossimo avremo tutti i dati a disposizione per valutare e poter decidere insieme una data. Entro il 28 maggio sapremo quando si ripartirà».
PLAYOFF 
«Il format lo decidono le Federazioni, l’importante è che se si riparte, poi si faccia di tutto per portare a termine il campionato.
Io nemico del calcio italiano? Chiudere sarebbe stata una scelta d’impulso da fare in un momento duro per il paese. Mi chiesero di decidere la data di riapertura subito, e lo trovavo vergognoso per il momento che stavamo vivendo, in cui si contavano i nostri morti. Ora che tutto il paese sta ripartendo, è giusto che riparta anche lo sport. Trovo divertente chi mi definisce così».
Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha poi dichiarato a Italpress.
«Quando potrà ripartire in sicurezza il campionato? Speriamo tutti il prima possibile, ma al momento non abbiamo ancora certezze, come ha ben ricordato il presidente Conte. Se, come speriamo, le curve dei contagi continueranno a scendere allora sarà possibile confermare quella data per la ripresa della Serie A (13 giugno, ndr). Dobbiamo però arrivarci gradualmente, muovendoci con prudenza e responsabilità, come abbiamo fatto fino ad ora, con grande sacrificio di tutti gli italiani».
«Caso di positività tra giocatori potrebbe compromettere la continuità del campionato? Potrebbe compromettere in primis la loro salute e quella delle persone vicine, compresa quella dei tanti lavoratori legati alla squadra. Non si tratta quindi solo di un tema squisitamente sportivo. Capisco che in caso di positività tra i giocatori un ulteriore stop potrebbe incidere in maniera determinante sul prosieguo delle partite, per questo stiamo prendendo in considerazione tutte le soluzioni possibili e validate dai medici. L’obiettivo che dobbiamo realizzare non è solo quello di far ripartire il campionato, bensì di riuscire a farlo terminare”».
ALLENAMENTI
«Se è giusto che alcuni governatori abbiano deciso di far ripartire gli allenamenti? Gli allenamenti sono partiti in maniera puntuale in tutte le regioni nei giorni e nei modi indicati dal Governo. Alcuni governatori di regione hanno palesato la volontà di permettere ai club di serie A di allenarsi nei loro centri sportivi. Una possibilità che avevamo ponderato, tanto da chiedere un parere al CTS che si è espresso positivamente prima che gli stessi centri fossero riaperti. In generale, penso che quando si affronta una lotta come quella contro il Coronavirus, bisogna procedere con unità di intenti e senza fughe in avanti, che rischiano solo di creare confusione ed essere controproducenti».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *