Una cosa che ho sempre odiato nella mia vita, sono le persone che sputano nel piatto dove hanno mangiato per anni. Proprio non le sopporto, mi creano un disagio ed un fastidio quasi fisico.
Un’altra cosa che ho sempre mal digerito, è chi torna a parlare di qualcosa già affrontato, pur di arrecare danno a qualcuno.
La Serie A alla fine riprenderà, dopo mesi di incertezze e litigi, la Serie A è pronta a ripartire, con buona grazia della curva dei contagi. Questo campionato si è rivelato non più terreno fertile dove spadroneggiava la Juventus e poi tutte le altre. Da tempo immemore si cerca la squadra anti-bianconeri, dal Napoli all’Inter di Romelu Lukaku, ma attenzione, la storia è stata scritta diversamente: la Lazio dal poco mercato, l’outsider, quella che “semmai arriva in Europa”, è la vera anti-Juve.
Il successo però è sempre accompagnato da ombre e non solo da luce, così in casa Formello ne sono successe di tutti i colori.
Gli attacchi ripetuti contro la moralità di Claudio Lotito, le accuse di aver taciuto la positività di Thomas Strakosha al coronavirus da parte del primo pinco pallo o panco pillo qualsiasi e…..E poi si tace su un allenatore che, seppur avendo accusato i sintomi del COVID 19, se ne va in giro per l’Europa.
Eh già, perché Gasperini non allena la Lazio e quindi è prosciolto a priori.
Apriamo così l’ennesimo squallido capitolo della ritrovata faida Zarate- Lotito, contornata da servizi televisivi che, fatalità, vengono divulgati in rete senza che nessuno ne sia responsabile.
L’ex procuratore del calciatore, Luis Ruzzi, oggi ammette di aver proposto prima l’argentino alla Roma perché avrebbe voluto che il suo assistito avesse giocato con Totti.
Durante il suo intervento a Radio Radio, ha raccontato di essere tifoso della Roma e che, prima di proporre Zarate alla Lazio, il suo tentativo di mandarlo dai giallorossi non andò a buon fine.
«Sono un tifoso giallorosso ed ho chiamato Pradè per convincerlo a prendere Zarate. Non ho ricevuto risposta per 22 giorni, poi l’ho incontrato e mi ha detto che a suo avviso non fosse un giocatore da Roma. Prima di andare a negoziare il passaggio alla Lazio ho pregato Pradè in ginocchio pur di non farlo passare al nemico. Se mi avessero chiamato, lo avrei portato da loro. Ho sempre sognato di veder giocare Totti e Zarate insieme».
Avete presente alle elementari il solito: – Io ho litigato con lei e se sei amica mia ci devi litigare pure tu!- ? . In pratica è il riassunto di questo teatrino che sta riportando in auge persone finite nel dimenticatoio e procuratori mai stati sotto i riflettori. Dieci minuti di radio creano veri e propri mostri!
Caro Zarate, per anni ti abbiamo idolatrato, l’affetto non t’è mai mancato, ci siamo schierati contro Lotito difendendoti a spada tratta. Oggi però la misura è colma. Offendere il presidente significa offendere la stessa Lazio, far aprire un’inchiesta su una intera società.
Caro Mauro, noi questa società l’abbiamo scelta ed amata. Abbiamo contestato Lotito sì, lo abbiamo fatto in nome di quella stessa Lazio e non per arrecarle danno.
Caro Mauro, c’hai fatto un solo grande regalo: ci hai riunito col presidente in un unico fronte compatto!
Caro Mauro, un ultimo pensiero: forse era meglio fossi andato alla Roma almeno oggi i problemi sarebbero i loro.