“Lazio senza il suo condottiero”, qualcuno ha titolato e mai titolo fu così azzeccato. Talmente azzeccato che l’ho addirittura copiato.

Rivedremo i nostri “congiunti” in campo, il nostro Milinkovic, Immobile, Alberto, insomma ognuno scelga il suo, ma non rivedremo il nostro condottiero.

Cattive notizie infatti, sono arrivate dall’infermeria, Senad Lulic è ancora alle prese con una brutta infezione alla caviglia sinistra e – sottolinea SportMediaset – non sarà disponibile per la ripresa del campionato. Dopo oltre quattro mesi, non resta che sperare di recuperarlo per le ultime giornate.

No capitano, non me puoi fa’ così!

Il cammino verso il Tricolore non si fermerà . I biancocelesti a -1 dalla Juventus e con 21 risultati utili consecutivi alle spalle, tenteranno l’assalto alla vetta.La Lazio non ha nulla da perdere, solo da guadagnare, ma lungo la strada ha perso l’uomo che c’è sempre stato. Capitano e combattente, Senad dovrà lasciare il passo all’erede a sinistra. Chi lo avrebbe mai detto!

Proprio lui, eppure così è il calcio, la palla gira e le occasioni si perdono, si ritrovano…Per noi laziali Lulic colse l’occasione della vita il 26 maggio 2013 e quel giorno diventò “leggenda”.

Ma lui è molto di più de “er 71” , forse chi guarda solo il piedino educato e lo chiama “scarparo”, non può capire,  Senad non è per tutti è solo per i palati raffinati. Il bosnicao racchiude in sé un mondo intero che ha aperto alla Lazio dandogli anima e sudore, una vera identità. La fascia al suo braccio significa proprio l’identità della Lazio stessa. Quella che cade e si rialza, sbaglia e fa belle cose, quella che vorresti sgridare e poi abbracciare.

Che Iddio o chi per lui, benedica “i grandi lavoratori”,  per ogni gol di ogni CR7 al mondo, c’è qualcuno alle sue spalle che fa il lavoro sporco. Nessun calciatore è un’isola

Adesso non potrà aiutare la sua Lazio nell’impresa più epica degli ultimi anni: la lotta allo Scudetto e lo avrebbe meritato perché, se abbiamo alzato quella coppa ,n faccia ai giallorossi, è solo merito suo. Al contrario la storia non sarebbe stata scritta.

Ma l’infezione non  lo sa e se ne frega dei meriti. 

 L’ultima sua partita risale al 5 febbraio e non resta che sperare di rivederlo almeno le ultime giornate di campionato. 

Poche certezze sulla tempistica del recupero, anche per questo Inzaghi ha promosso Falbo dalla Primavera in prima squadra. Servono alternative a Jony, che come esterno a tutta fascia non si trova a proprio agio. Marusic può esser spostato, ma resta comunque un problema affrontare la corsa senza il proprio condottiero. Senza il capitano.

Prima che il coronavirus ci separasse, il campionato si stava rivelando uno dei più sorprendenti con la Lazio più entusiasmante dell’ultimo decennio.  A giocarsi il nome sull’albo dei campioni d’Italia restano i bianconeri coi biancocelesti appiccicati e leggermente più staccata l’Inter.

Il rush finale però potrebbe aver perso uno dei suoi protagonisti: la caviglia non sembra migliorare.

Senad Lulic non sta riuscendo a superare i problemi nonostante le due operazioni e la riabilitazione.

Un’assenza che toglie esperienza e personalità alla gang di Inzaghi proprio nel momento più complicato della stagione dopo l’emergenza coronavirus e col sogno Scudetto.

Fondamentale per mantenere gli equilibri dentro e fuori dal campo,  per questo motivo nemmeno il mister  vuole rassegnarsi al pensiero che la stagione del capitano sia già finita. Bisogna però fare i conti con la realtà. Il futuro è roba incerta e sicuramente Lulic dovrà rimanere ancora ai margini dell’assalto al Tricolore, ma pensate che bello sarebbe rivederlo in campo proprio all’ultimo respiro.

Il 2 agosto al San Paolo magari vincendo il titolo sul campo!

Capitano mio capitano, non fa’ scherzi, ti aspettiamo!

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