Arbitri impazziti, regole da comprendere del tutto e una sola certezza: mai così tanti rigori in Europa come quest’anno in Serie A.
E tutti per una sola motivazione: fallo di mano.
Non importa se è un gomito, un polso o un avambraccio; non ci importa se hai il braccio aperto o semi aperto, se il movimento è congruo, se l’angolo tra terreno e corpo è perpendicolare al braccio, se il corpo è in caduta o in ascesa: se tocchi con la mano e non giochi con la Juventus, è calcio di rigore.
Cosa ne pensa l’ex arbitro internazionale Paolo Casarin allora, di tutto questo caos rigori?
“Fallo e pena devono avere corrispondenza tra loro, siamo sempre in tempo, fermiamoci prima di deragliare. Le indicazioni di Fifa e Ifab sono uguali per tutti e poi vengono adottate con tempi, modi e perplessità variabili. Continuiamo questo processo, valutiamo le regole, interpretiamole in maniera chiara e sensata e cerchiamo anche di modificarle. Cos’è questo fortissimo rispetto delle regole? Se è necessario cambiare si cambia”.