L’uomo c-Ragno, il super portiere del Cagliari alla fine è crollato e la Lazio torna in Champions League nell’attesa di Escalante.
La Lazio torna in Champions League con buona pace di Roma o Napoli che non devono vincere rispettivamente Europa e Champions.
I copponi pesano troppo e non sono facili nemmeno se davanti ti trovi il "Boccea Scapoli" . Lo sa bene la Lazio che si fece prendere un po’ per il Cluj.
Stasera però non mi va di pensare allo scenario nefasto che incoronerebbe il 2020 come anno…. Burpppp… 
Pensare che a Capodanno abbiamo pure brindato. Un consiglio: stavolta a mezzanotte facciamoci gli affari nostri.
Ma torniamo all’Olimpico.
La partita era iniziata sotto il peggiore auspicio con la punizione bomba battuta da Joao Pedro. Il VAR ogni tanto VAR per il verso giusto.
Tutti top? 
Naaaaa, dai, dai, la bastardizia non si è liquefatta come il sogno Scudetto.
Ah, no: l’unico obiettivo era il quarto posto!
TOP
Ricordo una parata di Strakosha? Come al solito ricordo un’uscita, ma ha ragione Simone Inzaghi "calma". 
Keep control.
Patric non morde. Già questo è un successo. Ma al Conte Gabarron va la palma d’oro per la più bella azione della gara: la sforbiciata scuola Bolshoi.
Eleonora Abbagnato
Luiz Felipe cancella il ricordo nefasto dello Stadium. Per il resto ordinaria amministrazione. Senza infamia e senza Bastos. 
Piccoli Ramos crescono, prima o poi diventerà Sergio.
Super Ace. Cosa dire di Francesco Acerbi?
Niente, ho già detto tutto.
Vuoi essere nostro "congiunto"?
La Lazio può giocare senza Lazzari. Ma che davvero? 
Per fortuna lo abbiamo scoperto oggi con il quarto posto in tasca.  Manuel c’ha provato 456 volte, ma il gol non è tra i suoi super poteri. Non lo è nemmeno l’invisibilità perché lui, in campo, lo abbiamo sempre visto. Questo quarto posto è merito anche di un calciatore che non ha mai smesso di correre, che gli altri facevano correre, il polmone di una Lazio stanca. Il migliore di Formello post coronavirus.
Trottolino amoroso Du du da da da.
In alto Marusic… Adam torna dalla materia oscura, ovvero da Paideia dove tanti giocatori sono entrati ma non ne sono usciti. 
Un Djavan dimenticato.
Inchinatevi… davanti ad un semidio del calcio si piega Cragno che aveva parato  anche tre zanzare ieri sera. Zittiscili tutti MILINKOVIC. La Milinkocrazia non è cosa per tutti.
Chi c’ha Sergione non trema.
Da un trentacinquenne che per un anno non ha fatto altro che il "subentrato/riserva", certo non ti aspetti possa giocare 90 minuti, ogni 3 giorni, con 30 gradi Fahrenheit. Ma Marco Parolo se ne sbatte altamente delle logiche fisico-matematiche, a 35 anni continua a prendere a randellate chiunque come non ci fosse un domani.
L’ultimo dei romantici.
È quasi magia Luis Alberto.
Ma che ne sa mago Merlino!
Jony... Non ha rotto i co…jony.
Salvo!
Lukaku corre… Corre… Corre e schiaccia pure Cragno.
Call of Duty.
Joaquin Correa entra col solito piglio di chi vuole spaccare tutto. Non ci riesce.
Dategli una leva e prima o poi alzerà il mondo.
Immobile riesce nell’impresa: non fa perdere la Lazio! Il suo gol significa quarto posto. 
The Championssssssss
NON È TROPPO TOP MA NEMMENO FLOP
Caicedone non-stop… Spiego: manco ‘no stop. Il primo tempo lo passa avvolto nella nebbia. Fuori forma nelle ultime partite è spesso immobile ma non Ciro. Nella ripresa invece effetto Red bull e mette le ali. Prezioso anche in copertura.
Ci son cascato di nuovo….
Adekanye fa, ehm, no, eh sì, eh fa… O no? 
UFO robot.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *