:– Ma che c***o ho sentito?-

La reazione più logica e diffusa dopo le dichiarazioni bellicose di Francesco Acerbi.

Tanto si sentì tuonare, che alla fine piovve davvero.

Eh già, le sue parole ci sono arrivate come una improvvisa tegola venuta giù dal cielo, ma forse solo in apparenza.

Super Ace infatti, già durante il ritiro di Auronzo, aveva mostrato segni di insofferenza per il rinnovo contrattuale in netto ritardo.


Prima della sparata ai microfoni Rai, c’era stato un precedente.

La frustrazione per il mancato accordo è sicuramente la motivazione che ha mosso "il sole e l’altre stelle", ma con la scadenza fissata al 2023, ci si poteva anche aspettare che il padre padrone di Formello non avrebbe avuto fretta.

Non è una novità, guardate Luis Alberto.

 

Ma ‘n altro Pandev?-

Ci vuole calma e sangue freddo, logout dai vari social dove ha regnato l’acrimonia e la rabbia l’ha fatta da padrona.


Francesco Acerbi è tornato in gruppo. Un segnale da parte della Lazio, il segnale di un chiarimento imminente.

La fine del polverone che si era alzato in questi giorni.

 

Il difensore non vuole andare via, il club non pensa nemmeno lontanamente a privarsene, perciò ditino e "mannaggia al Diavoletto".

 

Il "Re Leone" chiede l’adeguamento ed il rinnovo, Lotito valuterà la cifra per raggiungere un accordo.


Le sue dichiarazioni hanno infastidito per il modo in cui sono arrivate, ma il rispetto reciproco è una realtà e quindi ci sarà un incontro chiarificatore tra le parti.


Al telefono con la redazione di Sportitalia,  Federico Pastorello procuratore del numero 33 biancoceleste, ha confermato che a brevissimo ci sarà la riappacificazione con la Lazio.


Inzaghi lo ha già riabbracciato, le incomprensioni possono essere messe alle spalle e la bagarre è come il vento: si fa e poi si tace.


"Mannaggia al Diavoletto che c’ha fatto litiga’ ".

Punto a capo.


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