La Lazio storicamente ha abituato i suoi tifosi a comprare pochino, lo stretto indispensabile diciamo, e vendere ancor di meno. 

In particolare la difficoltà nella vendita di alcuni giocatori è storicamente stata una vera spada di Damocle, basti ricordare a slot extra-comunitari occupati da gente che non vedeva il campo da anni, o poco dinero a causa di lauti stipendi immeritati.

Ma cosa succede se per comprare, si impone l’obbligo (non la necessità) di vendere? Nello scenario biancoceleste, significa vedere Hoedt e Fares parcheggiati in albergo e non ancora ufficializzati (ad oggi perlomeno).

Perchè quest’anno abbiamo quest’obbligo e non lo avevamo gli anni scorsi? Avete mai sentito parlare di indice di liquidità?

L’indice di liquidità è un parametro introdotto nel 2015 dalla Federcalcio per garantire un certo equilibrio finanziario nel calciomercato. È un valore numerico, calcolato attraverso il rapporto tra le Attività Correnti e le Passività Correnti, che indica se una società sia in grado o meno di coprire economicamente la propria campagna trasferimenti​.


In sostanza, quindi, si tratta di un indice che dimostra quando un club sia in grado di poter rispettare i propri impegni finanziari a breve termine: per la stagione 2019/20 il rapporto massimo era fissato a 0,7, che sale a 0,8 per il 2020/21. Un requisito fondamentale per l’iscrizione del campionato fino alla stagione 2019/20, ma che soprattutto condiziona e condizionerà il calciomercato.


Perché è così importante? Perché in due occasioni, durante la stagione (il 31 marzo e il 30 settembre), la Co.Vi.So.C. verifica che i club stiano rispettando il valore. E, in caso di mancato rispetto della misura minima, “la Co.Vi.So.C. dispone la non ammissione ad operazioni di acquisizione del diritto alle prestazioni dei calciatori rispettivamente per la sessione estiva e per la sessione invernale”, si legge nel regolamento. In sostanza, blocca il calciomercato in entrata dei singoli club.


Non si tratta, però, di una decisione definitiva; infatti il provvedimento è revocabile in caso di intervento dell’azionista di maggioranza o degli azionisti in generale, che possono riportare in positivo l’indicatore di liquidità mettendo mano al portafoglio tramite:

  • versamenti in conto futuro aumento di capitale;
  • aumento di capitale integralmente sottoscritto e versato e da effettuarsi esclusivamente in denaro;
  • finanziamenti postergati ed infruttiferi dei soci;
  • versamenti in conto copertura perdite.

La crisi legata agli effetti della pandemia, tuttavia, ha limitato le possibilità degli azionisti di intervenire direttamente e poi lo sappiamo, nella Lazio gli azionisti sono come Casper, Ciccia, Molla e Puzza. Esiste però una seconda strada per poter sbloccare gli acquisti, ovverosia tramite le cessioni. Entra in gioco così il mantra «vendere e poi comprare».


Il blocco degli acquisti infatti è tale “salvo che, per ogni acquisizione, la Lega di competenza riscontri l’integrale copertura del relativo costo, attraverso il saldo positivo derivante dalle operazioni di trasferimento dei calciatori precedentemente e/o contestualmente intervenute”, si legge nelle NOIF.


“Ai fini della definizione di detto saldo positivo si terrà conto, oltre che del saldo finanziario attivo della campagna trasferimenti, anche della differenza tra il residuo costo contrattuale, comprensivo di parte fissa e variabile, dei calciatori ceduti e costo contrattuale, comprensivo di parte fissa e variabile, dei calciatori acquisiti”.


In sostanza, quindi, serve un saldo positivo tra acquisti e cessioni, ma non solo a livello di cartellino: la Lega tiene in considerazione anche quanto il giocatore che viene ceduto deve ancora ricevere da contratto per quanto riguarda stipendio e bonus, così come il valore complessivo del contratto del giocatore acquistato sempre tra stipendio e bonus.


Lo so, c’è da farsi venire il mal di testa, ma una osservazione su tutte balza all’occhio: se questo strumento è stato ideato per aiutare le società a correggere i propri conti, come mai oggi è una vera e propria trappola che le sta tenendo in scacco?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *