Oggi mi sento un po’ romantica, o forse più bastarda del solito e vi voglio raccontare una storia che a tratti è indigesta.

Avvistato!

Era stato indicato come il primo a salutare i colori biancocelesti, o comunque questa era la speranza di Igli Tare che cercava di rimediare all’errore.

Quale errore?

Comprarlo per una modica cifra superiore ai 7 milioni.

Un viaggio a senso solo: Riza Durmisi. Sbarcò a Fiumicino nell’estate 2018.

Due anni e poche gioie, per essere precisa cito da Wikipedia, alla Lazio solo 10 presenze.


Ma non sono un po’ pochine?

L’ex Betis era arrivato coi gradi di vice Lulic, ma sulla fascia non trovò mai spazio, né trovò la fiducia di Inzaghi che ci mise poco a dire – no, non me serve-.


A gennaio l’impensabile e Durmisi se ne va in prestito a Nizza. "Mai ‘na gioia" sarebbe un eufemismo, perché scoppiò una pandemia mondiale e proprio il campionato francese disse STOP senza ripresa.

Allora, già non stiamo parlando di un calciatore alla Correa che comunque te lo terresti, quindi l’epilogo è facilmente immaginabile….. Rieccolo nella capitale.


E’ stato uno dei giocatori prossimi alla cessione e sembrava vicinissimo al Cadice insieme a Bobby Adekanye

Il suo trasferimento è però saltato sul filo della mezzanotte, a fermare il tutto la Liga che non ha permesso al club di chiudere l’operazione per problemi legati al Fair Play Finanziario. 


C’era una volta una collinetta nei dintorni di Formello dove pascolavano indisturbati tutti gli acquisti cannati.

Riza resta in biancoceleste, si allenerà in attesa di gennaio insieme a Di Gennaro, Bastos e Kiyine.

Ma Proto? Proto gioca a golf, ho spiato sul suo profilo Instagram. La vita dell’élite di Manatthan.





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