Hai sentito qualche ex compagno del Borussia?

"Non ho parlato con nessuno, ma sono felice di rivedere qualche mio ex compagno e membro dello staff con cui sono ancora legato. Una partita difficile, ma è bello giocare una competizione che abbiamo sognato per tanto tempo. Affrontiamo una grande squadra". 

Quanto ti hanno ferito le critiche in Nazionale? Sei stato difeso anche da Florenzi, un ex Roma…

"Voglio ringraziare Alessandro di quello che ha detto su di me. È la mia prima intervista dalle sue parole. Molti miei compagni, ma anche il mister e lo staff, mi hanno scritto dei messaggi perché preoccupati della situazione. Ma ho raggiunto una maturità tale, di testa, da farmi scivolare tutto addosso. Ho sbagliato un gol, tutti si aspettavano la buttassi dentro. Sono felice della Nazionale, esco sempre con la maglia sudata, questo mi rende fiero. Nessuno mi toglie dalla testa che debba segnare di più, sono il primo a saperlo. Accetto tutto con serenità". 

Cosa pensi di Haaland?

"Da quando ha avuto l’exploit ho iniziato a seguirlo di più, il Borussia può renderlo uno dei più forti per il futuro. Ha la continuità giusta, quello che serve in questo sport. È ripartito alla grande, sarà duro da affrontare, dobbiamo tenere gli occhi aperti". 

Come sta mentalmente la squadra?

"Ci hanno sempre contraddistinto la consapevolezza della nostra forza, la compattezza, la voglia di ottenere il risultato e di non prendere gol. Ho visto la squadra triste dopo Genova, lo era per il risultato. Tutti siamo pronti e orgogliosi, nonché emozionati, per l’esordio in Champions. Sono 4 anni che lottiamo per raggiungerla, non credo che la testa sia ancora a Genova. Abbiamo visto gli errori, ci prendiamo le critiche, ma guardiamo avanti con fiducia. Anche l’anno scorso non siamo partiti alla grandissima, poi abbiamo tirato fuori tutte le nostre qualità". 

Un giudizio su Muriqi?

"L’ho visto poco anche io. Prima di andare in nazionale lui si allenava a parte, è molto diverso da me e dal Tucu, forse somiglia un po’ di più a Caicedo, anche se non troppo. Ci potrà dare una mano, le partite sono tante. Ieri ci siamo allenati per la prima volta insieme, ho visto che mi conosce già, sa i movimenti che faccio". 

Quanto pesa l’Olimpico vuoto?

"I tifosi sono stati l’arma in più nei momenti negativi, ci hanno spinto, a volte a raggiungere i risultati oltre il 90′. Questo lo abbiamo pagato. Avremmo voluto un esordio in Champions diverso, ma è così per tutti. Dovremo fare una grande gara anche per loro". 

I numeri post-lockdown sono simili a questa ripartenza. Dovete ritrovare spensieratezza? 

"Ne abbiamo parlato dopo il lockdown, è giusto che la squadra abbia responsabilità. Bisogna lavorare con fiducia, il lavoro che facciamo va avanti da tempo, ora le cose non stanno andando come vogliamo. Contro la Samp è stata l’unica brutta prestazione, perché anche contro l’Atalanta nonostante il ko la squadra voleva comunque raggiungere il risultato a tutti i costi. Il campionato è appena iniziato, le cose possono cambiare da un momento all’altro".

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