Per il ritorno della Lazio in Champions League dopo tredici anni è stato scelto il sig. Clement Turpin. Un fischietto giovane dalle indubbie qualità e potenzialità.
Arbitra stabilmente in Ligue 1 da ben 12 anni e da 10 a livello internazionale in champions ed europa league. La gara sulla carta nascondeva numerose insidie sia per le squadre che per la sestina arbitrale. Da una parte una Lazio desiderosa di far bene dopo una lunga assenza nel massimo palcoscenico europeo ; dall’altra il Borussia Dortmund, realtà ormai consolidata in tale ambito.
La gara parte subito a ritmi alti con la Lazio che trova il vantaggio al 5′ con il suo bomber Immobile che insacca dopo un recupero in pressing di Leiva e l’assist al bacio di Correa. Si mette subito bene per i biancocelesti che interpretano nel migliore dei modi l’incontro.
Al 10′ check del var per presunto mani in area laziale ma per la squadra arbitrale non c’è nulla. Decisione giusta lasciar proseguire il gioco.
La Lazio prosegue a giocare e sfiora il raddoppio più volte anche con lo stesso Immobile. Il Borussia Dortmund inizia sottotono.
Turpin fischia un solo fallo dopo venti minuti a testimonianza della serenità della partita.
Al 21′ Strakosha compie un miracolo su tiro ravvicinato ospite.
Un minuto dopo azione fotocopia della Lazio anch’essa non concretizzata da Correa.
Il raddoppio però è solo questione di minuti ed arriva dagli sviluppi di corner con Luiz Felipe.
La gara prosegue con Turpin che fischia il necessario e si limita a richiamare i calciatori durante le palle inattive adottando un’opera di prevenzione.
Al 42′ prima ammozione della gara all’indirizzo di L.Alberto. Il calciatore spagnolo commette fallo durante un’occasione tedesca ma il provvedimento appare esagerato. Sarà questo dunque l’unico errore dell’arbitro nel primo tempo.
Nella seconda frazione di gioco il Dortmund parte con la voglia di accorciare immediatamente le distanze. Tiene il pallino del gioco ma non crea veri pericoli verso la porta di Strakosha.
Turpin favorisce il gioco in campo dando la regola del vantaggio per ben due volte. Ammonisce Delaney e Reyna al 61′ nella stessa azione. Il primo per fallo, il secondo per successive proteste. Entrambi provvedimenti giusti.
Al 70′ il Dortmund segna con Haaland che calcia di potenza sotto la traversa di Strakosha che non può nulla.
Inzaghi corre ai ripari effettuando delle sostituzioni "intelligenti"; inserisce Akpa Akpro per dare quantità e sostanza al centrocampo in un momento in cui la partita lo richiede. Entrano anche Muriqi e Caicedo per far salire la squadra.
Al 75′ proprio il nuovo innesto in campo, Akpa Akpro, segna il 3 a 1 chiudendo praticamente il match.
All’83 ammonito Strakosha per perdita di tempo.
La gara non offre altri episodi particolari terminando tre reti a uno per i biancocelesti. La formazione guidata da Inzaghi è stata protagonista di una grandissima gara vinta meritatamente contro i favoriti del girone.
Per Turpin è stata una partita semplice da arbitrare dove le due squadre hanno pensato più a giocare che a protestare al suo indirizzo.