Per la gara di Champions League Borussia Dortmund-Lazio, è stato scelto il sig. Mateu Lahoz. Un arbitro spagnolo in pianta stabile nella Liga dal 2008 ed internazionale dal 2011.
Lo scontro di ieri sera tra le prime del girone era di fondamentale importanza per il passaggio al turno successivo. Nel Dortmund si registrava l’assenza pesante del bomber Haaland. La Lazio poteva contare sul rientro di Milinkovic e di molti giocatori reduci da infortuni.
Nelle prime battute di gara il Dortmund parte meglio facendo gioco ed imbastendo alcune trame fatte di passaggi rapidi e tecnici, muovendo molto il pallone e spostandolo da una parte all’altra del campo. La Lazio è arroccata dietro chiudendo gli spazi. Lahoz lascia intendere sin da subito di voler favorire il gioco, fischiando appena il minimo sindacale. Infatti il primo fallo viene sanzionato al quindicesimo minuto. Viene effettuato un doppio richiamo verbale ai due allenatori in panchina che protestano a loro dire per la mancata assegnazione di due calci di rigore nelle aree. Contatti minimi giustamente non sanzionati. La gara prosegue in maniera piacevole e spumeggiante con una Lazio che prende le misure agli avversari e comincia a macinare il suo classico gioco. Ha due buone situazioni da concretizzare ma manca l’ultimo passaggio.
Un minuto prima dell’intervallo però abbiamo la rete del vantaggio locale con Guerrero che sfrutta un rinvio errato di Reina e insacca. C’è da dire però che il gol è viziato da una posizione di fuorigioco attiva di Reus che non permette l’intervento a Patric. Il Var non richiama l’attenzione dell’arbitro e la rete viene ingiustamente convalidata. Termina il primo tempo senza recupero.
Nel secondo tempo la Lazio riparte con voglia e idee per ribaltare il risultato. Immobile è in forma e sfiora il pareggio.
Al 66′ abbiamo l’episodio che cambia il match. Milinkovic è in area e sposta il pallone prima dell’intervento negligente dell’avversario. Lahoz inizialmente volta le spalle e sorvola ma poco dopo torna sui suoi passi e decreta calcio di rigore. Merito all’assistente numero uno che corregge l’arbitro centrale tramite microfono facendogli notare l’errore. Immobile va alla battuta e trova il giusto pareggio.
Da lì la Lazio cerca addirittura la vittoria, sfiorandola con la punizione di Pereira e il gran tiro del solito Immobile da fuori area. La gara termina dopo 4′ di recupero, con una Lazio che cresce alla distanza e che avrebbe meritato qualcosina in più ai punti rispetto al Dortmund. L’arbitraggio è stato a tratti difficile da comprendere con un metro di giudizio e una gestione non sempre lineare. Gli episodi clou inoltre non sono stati valutati correttamente.