Siamo arrivati all’ennesimo arlecchinesco assalto alla Lazio nella persona di Claudio Lotito in primis, in un campionato dove si corre per sbloccare tamponi.
Tutto compreso nell’anno solare che conta un numero più elevato di decreti che di "positivi".
Per non parlare delle falle scritte sulle varie procedure ANTI-COVID in materia protocollo sportivo.
Hanno paura del coronavirus ma tranquilli, via con abbracci a bordo campo tra vagonate di persone, rigorosamente senza mascherina, ad ogni esultanza.
La verità non ci piacerà abbastanza, ma è l’unica: nessuno ci ha mai capito un caiser. Intanto l’Italia è divisa in strati.
Risultato, la colpa è sempre de Lotito. Tanto per intenderci.
Ci hanno lasciato il calcio, una specie di "babysitter settimanale" per farci fare il ruttino dopo cena, i reality "vota il tuo virologo preferito", le varie Barbara D’Urso, Venier, Palombelli che parlano in veste di epidemiologi con tanto ex gieffini a far da opinionisti in studio.
ATTENZZZZIONEEEEE CHE LOTITO HA "BARATO". E la Procura Federale si indigna invece di indignarsi sul serio.
Ogni volta te magni ‘sta minestra, o…. "È colpa de Lotito" come cantilena motivazionale.
Resto convinta che la stampa ci goda e lo dico senza quel vittimismo gnagnereccio che accompagna " L’ ALTRI", i loro "figli prediletti" .
Sono convinta che parlino le ultime persone in diritto di farlo perché, se il tutta questa faccenda del COVID è roba seria, allora sia argomento trattato da persone serie.
Facciamo però un doveroso #recap.
Da ieri ai tifosi biancocelesti in secundis, ma alla società in primis, è stato accollato l’ennesimo fardello. L’ennesima cosa di cui parlare se proprio devono parlare della Lazio senza però uscire allo scoperto ammettendo, loro malgrado, che la squadra di Inzaghi è tra le papabili candidate ai posti nobili della classifica.
Nessuna archiviazione, la Procura federale ha notificato ieri mattina al club capitolino il deferimento del presidente Lotito e dei medici Pulcini e Rodia per il caso tamponi. Dopo la chiusura delle indagini comunicata il 22 gennaio, non è bastata la memoria difensiva prodotta, no, il procuratore Giuseppe Chinè, per mettere il punto al caso ha bisogno di annaspare ancora sul materiale raccolto in questi mesi per procedere.
Materiale che -STANDO A QUANTO SI DICE- ha testimoniato il mancato rispetto del protocollo in diverse occasioni e con molteplici motivazioni.
Non faccio finta di niente, né orecchie da mercante, le accuse sono pesantissime. Come macigni.
Non vorrei farlo perché è roba noiosa scritta in GIURISPRUDENZESE, quindi, mi dispiace ma devo.
Facendo riferimento al provvedimento, Lotito viene deferito
"per non aver provveduto a far rispettare o comunque per non aver vigilato sul rispetto delle norme in materia di controlli sanitari e delle necessarie comunicazioni alle autorità sanitarie locali competenti.
Per non aver tempestivamente comunicato alle Asl competenti la positività al COVID-19 di 8 (otto) tesserati, riscontrata, in data 27 ottobre 2020, a seguito dell’effettuazione dei tamponi cd. Uefa del 26 ottobre 2020, in vista dell’incontro di Champions League Brugge-Lazio del 28 ottobre 2020, e per non aver comunicato alle Asl competenti i nominativi dei ‘contatti stretti’ dei tesserati positivi, e per non aver ‘concordato’ con le Asl locali competenti le modalità dell’isolamento fiduciario dei tesserati del Gruppo Squadra ‘positivi’ e la quarantena dei tesserati del gruppo Squadra ‘negativi’, ovvero dei cd. ‘contatti stretti’ dei tesserati ‘positivi’ e, pertanto, per non aver attivato alcuna misura di prevenzione sanitaria con riferimento ai cd. ‘contatti stretti’ dei tesserati risultati positivi al Covid-19".
Accuse che (copia/incolla pressappoco), non riguardano solo Lotito, bensì ricadono anche su Pulcini responsabile sanitario e Rodia medico sociale.
PULCINI SUPER TRANQUILLO
Ivo Pulcini dal canto suo ha replicato:
"Sono super tranquillo e felice di poter spiegare la posizione di un professionista che da tanti anni lavora correttamente nel rispetto delle regole. In base alla legge spetta al laboratorio comunicare alla Asl se c’è un positivo. È poi la Asl che comunica all’azienda, con il consenso del giocatore.
Noi abbiamo comunicato tempestivamente alla Asl, ma non avevamo la certezza che fossero dei veri positivi. Materialmente l’esito dei tamponi fatti dalla Uefa io non li ho mai visti, perché non ho l’accesso alla piattaforma. Quindi io avrei dovuto certificare che ci fossero dei positivi e fare un atto di fede. Da medico io certifico solo quello che vedo, secondo coscienza".
TERRORISMO PSICOLOGICO
"Venghino Signori Venghino, più siamo e più bestie si vedono".
Sono passate appena 24 ore e ne ho lette di tutti i colori. Ma ve piacciono proprio i titoloni "ACCHIAPPA LIKE".
Addirittura la retrocessione? Non vi sembra troppo?
Facciamo un po’ di chiarezza Codice di Giustizia Sportiva alla mano.
Le conseguenze potrebbero essere tante, sì, dalla semplice ammenda alla retrocessione all’ultimo posto in classifica, sino all’esclusione dal campionato ma, ATTENZIONE AL "MA":
"Solamente se dalla violazione scaturisce la positività al Covid-19 di un componente del gruppo squadra".
LE PARTITE DELLA DISCORDIA
Dopo il deferimento della Procura Federale, Lotito e i due medici si presenteranno in Tribunale. La Lazio rischia di perdere i punti ottenuti contro Torino e Juve, le due partite della discordia.
Nel match contro i granata, Inzaghi mise in campo Immobile risultato, peraltro, negativo al tampone processato nel laboratorio di Avellino. Per la Procura il calciatore non avrebbe dovuto giocare per l’obbligo quarantena di 10 giorni dopo i controlli Uefa.
Contro la Juve, invece, per la Procura Federale c’era in distinta «un giocatore asintomatico», si pensa a Djavan Anderson, che non era stato sottoposto al al periodo obbligatorio di isolamento anch’esso fissato a 10 giorni.
In caso di penalizzazione, starà a Chinè stabilire se la presenza in campo dei ‘positivi’ contro entrambi i club piemontesi possa aver alterato il risultato e quindi chiedere, oltre alla penalizzazione dei biancocelesti, anche la sconfitta a tavolino con conseguente ritorno di 3 punti in classifica per i granata e di 2 punti per bianconeri.
Le violazioni del protocollo Covid della Figc contestate dalla Procura saranno discusse davanti al Tribunale federale.
Caos tamponi Lazio fa notizia, ancora.
Il portavoce del presidente Lotito, Roberto Rao, in merito alle accuse mosse, ha dichiarato in conclusione:
«Confidiamo nella giustizia sportiva, che si esprimerà nelle sedi preposte, affinché venga ristabilita la corretta ricostruzione dei fatti e venga riconosciuta la totale estraneità rispetto agli addebiti contestati»
Ho sempre creduto nel motto "male non fare, paura non avere".
Lotito amatelo o odiatelo, ma di certo non è ‘no scemo!
Aspettate prima di sfregarvi le mani….aspettate perché la strada che porta alla "goduria" è lastricata di realtà. Eh sì, ce l’ho con parecchi, queste mie parole sono un chiaro riferimento a fatti realmente accaduti e persone realmente realmente esistenti.