Non trovate paZZesco questo fatto che, nel momento di bisogno, vengano rispolverati giocatori passati come "pi**e galattiche" e per incanto diventano JOLLY di cui proprio non puoi farne a meno?
È lecito, dunque, aspettare la redenzione di Patric?
Mi provoca profondo entusiasmo vedere la tifoseria pescare gente bistrattata che avrebbe sbattuto nella quarta fila in tribuna, trasformata in "salvatore della patria".
Fu così per Caicedo, non ancora per Muriqi, ma adesso è il turno di Adam Marusic.
Cioè, su ‘sto ragazzo ne sono state dette di cotte e di crude, – crossa addosso agli avversari-, a volte ci dava fastidio anche vederlo in campo per 10 minuti, capace di una partita buona e quattro brutte brutte, oggi è al centro dell’universo Formelliano.
Lazzari non ce la fa, Inzaghi si ritroverebbe a dover rilanciare a destra Marusic…a sinistra profondo rebus. Posso chiamare "Il Boss del Paranormal", Daniele Bossari?
Ma, con quale faccia, mi metto qui a parlare di Adam?
Forse dovremmo solo permettere che faccia il bello e il cattivo tempo lasciandolo agire indisturbato. "Let It Be"… "Let It Cri" (nel mio caso).
La Lazio vive intensi momenti di emergenza nera e molto spesso, questo caos è frutto della difesa povera di interpreti.
Oh, manco l’ernia in pace ti puoi togliere!
Intanto Tare è orgoglioZzziSsimo… Però i calciatori, là dietro, entrano nei misurini col contagocce.
Parentesi Stefan Radu- Sta recuperando dall’operazione di ernia inguinale, il romeno romano potrebbe precorrere i tempi provando a strappare la titolarità già sabato contro la Juve, ma tanti fattori fanno pensare allo scenario più probabile: il rientro fissato al 12 marzo per la sfida col Crotone.
E, il discorso, rimane il medesimo. Retroguardia all’osso tanto che, Marusic sicuramente in forma, ha fatto il difensore addirittura in Champions.
Radu è ai box, Luiz Felipe in stampelle, Patric e Musacchio fanno cagatine coadiuvati l’uno dall’altro, ripescare Hoedt che si stava facendo i ca**i suoi ad Anversa non sembra più una scelta paracula.
E che problema c’è? Tocca a Simone Inzaghi tirar fuori conigli dai cilindri.
Marusic, come scritto poc’anzi, è tra i più in forma del momento, almeno fisicamente, ha fatto il difensore nell’ultima mezz’ora contro il Bayern.
Ha retto la pressione, soprattutto lo spavento di vedersi correre incontro il Bayern Monaco.
Che pensieri dell’universo Formelliano convergano tutti sul reparto appena davanti la porta di Pepe Reina non è un mistero, come non è un mistero che spesso la Lazio sia ridotta -co’ le pezze-.
Colpa del solito calciomercato superficiale, -Te ne basta uno, il resto chissenefrega-, ma anche un po’ nella sfiga.
La lingua batte laddove il dente duole…e così il tecnico piacentino, già costretto a lavorare in ristrettezze, ha perso giocatori importanti strada facendo.
L’anno scorso, nel mondo pre-covid, la linea difensiva capitolina aveva fatto battere il cuore ed aveva stravolto la normalità delle cose.
Da tallone d’Achille a pezzo forte.
Della solidità ne aveva fatto una costante guadagnando, così, la seconda posizione nel campionato nostrano e -ADDIRITTURA- diplomandosi quinta retroguardia più forte in Europa.
Roba da matti, eh? Soprattutto se la guardiamo oggi.
Quel piccolo miracolo laziale non s’è più trovato.
Inzaghi potrebbe cambiare ancora.
Patric, Acerbi e Musacchio visti in Champions, non sembrano funzionare troppo, PS. Acerbi è l’unico insostituibile, Hoedt spera ancora in una qualche consacrazione, l’idea Marusic sul centrosinistra pareVa prendere corpo se non fosse che….
LAZZARI SI È FATTO MALE.
Siamo rimasti in 3…. Con Patric/Musacchio in eterno ballottaggio, o staffetta che dir si voglia.
Inzaghi cogita ergo est e, in attesa del ritorno di Radu, ha deciso un grande ballottaggio tra Musacchio, Patric e Parolo a destra. Acerbi tornerà al centro, con Hoedt a disposizione.
L’equilibrio nel reparto arretrato balla, anzi, in questa stagione non è mai stato trovato.
Nessuno pretende una difesa FOTONICA, o che diventi improvvisamente il fiore all’occhiello della Lazio, quindi, ciao cari.
Ma almeno una robetta normale, di quelle che non ti blocchino la digestione e non ti facciano imprecare come non ci fosse un domani… O il Paradiso.
Quindi, ridimensionate le mie aspettative perchè per Formello Sergione Ramos non ci passa e ve lo garantisco, mando ai nostri ragazzi un caloroso "in becco all’aquila".
Pecché per Tare ammettere che Hoedt non basta e soprattutto non avanza, è un colpo troppo duro al suo ego.
Xoxo.