Comunque è meraviglioso vedere fino a che punto può arrivare il vivere di speranza sapendo che morirai disperato. È meraviglioso riscoprirsi solamente stupidi sognatori. Pur di guadagnarsi un applauso, anche dei compagni nel deserto di uno stadio, è meraviglioso vedere fin quanto puoi spingere il cuore.
Parolo non contare gli anni, lascia che li contino.
Cioè, io amo follemente queste cose seppur nella sconfitta.
Robe che sanno farti sobbalzare sulla sedia nella poraccitudine di gioie nella zona rossa.
E non ci sta pippardozzo che tenga sulla sconfitta perché, uno chiamato Marco Parolo, ha segnato All’Allianz Arena.
La Lazio ha messo in gioco la faccia, nonostante l’impresa impossibile, nella utopica speranza di dare una svolta clamorosa alla sorte. 
E , ragà, in ballo c’è una reputazione che rischia di essere buttata alle ortiche in Eurovision. 
Capisco che quest’anno, per alcuni versi, la squadra ha fatto schifo e lo dico fuori dai denti, che non c’ha offerto quello che ci aspettavamo, che spesso facciamo fatica a non imprecare cambiando canale, ma che Iddio benedica i grandi lavoratori messi lì a contrastare l’imbarazzante oblio.
"Il Bayern in questo momento è ingiocabile per noi . Abbiamo passato il girone da imbattuti e per noi questo è motivo d’orgoglio, così come per il nostro cammino. C’è un po’ di rammarico per la partita d’andata, ma comunque contro il Bayern Monaco non era facile per noi". 
Simone Inzaghi sui suoi ragazzi nel post gara. 
OrgoglioZzziSsimo sicuramente lo è anche Igli Tare e, tolgo il forse, lo siamo anche noi.
Una buona fetta della tifoseria, infatti, si era riversata sui social tra commenti beceri su Patric che non ha nemmeno giocato -prevenuti- e pronosticando 7 reti imbarcate.
Perché non tutti prendono 7 pallini. E la Lazio lo ha saputo dimostrare. *Ogni riferimento ai 7 gol realmente accaduti, è da ritenersi puramente casuale.*
Dopotutto, aggiungo, i biancocelesti hanno passato un primo turno non proibitivo, è vero, ma di buon livello.
Passato quello c’era solo l’Olimpo del calcio europeo lì pronto a girare nella SACRAURNASVIZZERA.
Il fiammifero più corto? Forse, ma non è che avrei festeggiato davanti al PSG.
-Il Bayern Monaco non ha giocato al top-, qualcuno impropriamente ha sproloquiato. Eh sì, perché comunque la vogliate far passare, la panchina di Flick è più forte della squadra più forte in Serie A. 
La Champions League, signori miei, tocca vette altissime. Non potrebbe essere altrimenti. Il Massimo Torneo non è il premio Birra Moretti della Anzio-Ostia.
L’unica cosa che mi rattrista e mi fa incazzare, non è essere usciti contro quei calciatori geneticamente modificati, no, è che non ho sentito la musichetta allo stadio e che non ho potuto fare un giretto fuori porta nella patria della birra buona.
Maledetto COVID…un giorno tornerai nel didietro del pipistrello da dove sei uscito! 
Ca va sans dire….
Comunque sia andata a finire questa esperienza ci ha regalato alcune consapevolezze e cioè che quelli forti sono forti per davvero, gli scarsi so’ scarsi.
"Diamogli tempo" va bene per la Serie A, con tutto il rispetto, contro squadre come il Crotone e non certo per un palcoscenico così importante.
E questa mia -crudele- parentesi non vuol essere un ammonimento nei confronti di nessun giocatore, semmai un invito al DS di prendere nota.
Ma quanto è bello sentire la musichetta della Champions League e non l’inno del campionato nostrano? Pardonne-moi, è TERIBBBBILE.
Adesso bisogna rincorrerlo il quarto posto, con le unghie e coi denti, senza stupidi alibi che son cessati nel momento stesso in cui si sono chiusi i cancelli dorati europei alle nostre spalle.
Una volta assaggiata non si torna indietro, vero MILINKOVIC?
Un obiettivo, una costante, una crescita reale e non blaterata a vanvera.
Che non rimanga solo la sculata presenza di un anno, ma la conseguenza di una stagione.
Ci rimane solo il campionato e non tutto è perso. Non mandate, please, a fottersi tutte le nostre belle speranze. O almeno, che si sogni di vincerla quella benedetta Europa League se dovesse essere.
Da Monaco di Baviera è tutto….Mi porto a casa il "non mollare mai", la speranza riposta in una stagione prossima, in un mondo migliore senza più coronavirus e di vederla allo stadio ‘sta Champions! 
Comunque sia andata, VA BENE COSÌ.
Aspettando la fine di questo lockdown infinito, almeno ci siamo goduti 90 minuti di calcio senza pensare al COVIDDDIII.
Xoxo.

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