La vicenda TAMPONI ha tenuto banco in casa Lazio. Accuse, sentenza a mezzo stampa, gogna mediatica per il presidente Claudio Lotito, terrorismo psicologico e l’insinuazione della massima "pena" per la squadra: retrocessione in serie B.
Oggi, a bocce ferme, la Lazio può tirare un sospiro di sollievo in campionato. Nessuna penalizzazione infatti e la corsa al quarto posto continuerà senza essere inficiata.
Ma il direttore della comunicazione biancoceleste, Stefano De Martino, non ci sta e ci tiene a far chiarezza con attenzione e dovizia di particolari.
Ai microfoni della radio ufficiale, ha dichiarato quanto segue:
«Si è scritto tanto e male sulla vicenda dei tamponi. In questa prima fase abbiamo una sentenza che possiamo commentare. Sappiamo tutti il terrorismo mediatico che si è scatenato, con previsioni catastrofiche e titoli a tutta pagina della Gazzetta dello Sport, dove la Società ha preso posizione. Si parlava di un verdetto già scritto, con ricostruzioni che hanno agitato il sonno dei tifosi biancocelesti.
Questa è una seconda vicenda che vedremo più avanti, per capire quanto ci si sia esposti su questa vicenda. Abbiamo raccolto tutto, ascoltato e letto, per adesso c’è il tema legato alla sentenza di primo grado che non ci lascia soddisfatti perché c’è una multa e soprattutto un’inibizione per il Presidente e tutta la classe medica.
La Lazio si è difesa con una memoria completa e puntuale che testimonia come la Società abbia agito nel rispetto dei protocolli, preoccupandosi di tutti i suoi tesserati e dipendenti.
Capiremo poi se questa difesa verrà accolta nella misura completa, come si auspica la Società.
Ad oggi, per quanto riguarda l’aspetto mediatico, per la Lazio è stato sicuramente un danno, ne abbiamo sentite di tutti i colori: questo per rinnovare il fatto che, quando c’è di mezzo la Lazio, c’è sempre questo tipo di atteggiamento.
Quello che mi conforta è che alla fine ho letto anche di persone che hanno potuto riconoscere questo accanimento da parte di qualcuno che non è giustificabile. Ho letto anche l’editoriale di Michele Criscitiello, che giustamente critica chi cerca di buttare giù chi lavora bene.
Questa è anche la lettura di tanti professionisti e colleghi che ci hanno scritto in privato.
Tutto questo però lo vedremo più avanti, quando questa vicenda finirà. Quel momento, conteremo anche parole e virgole di qualcuno che risponderà di quanto detto e scritto. Questa volta credo che qualcuno abbia davvero toccato il fondo, in questi tredici anni ne ho viste molte ma credo che questa volta si sia andati veramente oltre, con ricostruzioni che andavano sempre e solo verso un senso.
La Società analizzerà molto bene quanto detto e poi agirà di conseguenza quando la storia vedrà la sua conclusione. Poi c’è il calcio giocato: si riprenderà dallo Spezia per continuare ad inseguire l’obiettivo Champions, obiettivo dichiarato dalla Società ad inizio stagione. Le voci fuori dal campo non hanno aiutato ma è stata brava la Società a far mantenere alta la concentrazione di tutti.
Sabato ci aspetta una gara importante da vincere per rimanere in alto, in un campionato dove ci sarà battaglia fino all’ultima giornata».