Joaquin tu-mi-turbi.
 -Tu-mi-stufi- ne abbiamo?
Signori miei, credo di essere invecchiata.
Devo prendere atto che la pazienza non vien crescendo, anzi, più aumentano le primavere e più il livello di tolleranza cala.
Mi sento un’adolescente, invece, sono una OVER 30.
Cioè, io passo minuti interi ad imprecare contro il televisore ed il motivo è Joaquin Correa.
Ora, io capirei uno coi piedi fucilati, uno di quelli che se azzecca un cross ci sarebbe da dichiarare festa cittadina, ma quando la ragione di tante superficialità è la mollezza di un potenziale "campione", allora no, non ci sto più.
E ciò mi turba, o più comunemente detto mi fa incazzare.
Qualcuno potrebbe regalare gentilmente a Joaquin un po’ di voglia di vivere?
Capisco che quest’anno la squadra è deludente, a tratti indifendibile, però io sto facendo veramente una gran fatica a restare composta davanti un fantasista argentino che non ha fantasia.
La sua titolarità mi fa lo stesso effetto di quando, da ragazzina, trovavo nel freezer la vaschetta del gelato, l’aprivo tutta felice e trovavo invece il minestrone congelato.
Virtuosismo all’eccesso della tolleranza, giocate inutili seppur sfiziose, il niente imbellettato.
Cioè, io credo sia così.
Nulla che potrei permettermi di decifrare oltre al:
"Checa*zocifaccioqui"
"Giocoperchéiparrucchierisonochiusi".
Intendiamoci, non ce l’ho con Correa e Dio non voglia si pensasse ciò, al contrario credo possa fare molto per la Lazio. Sicuramente molto di più di quello che sta facendo.
E lo dicono i numeri: 3 reti in questa stagione.
Ma la garra, la garra dove sta? Benedetto ragazzo!
Oramai è di interesse sociale.
Non c’è nemmeno Caicedo da contrapporre a questo imbarazzante assenteismo titolare.
Sfiora quasi l’inaccettabile vedere palloni persi ingenuamente, altri buttati via malamente.
Lo dico chiaramente: Muriqi è una grandissima bufala, sì, però almeno si impegna. 
Confrontare Correa col giocatore kosovaro potrebbe sembrare impietoso perché c’è chi può e chi non può, ma se chi può non FA, allora…..
Vedat non sarà mai un giocatore decisivo, uno che aspetti in campo fremendo e checché se ne dica, El Tucu quintessenza dell’Evanescence, ha pure l’aggravante di essere un ottimo elemento.
Ho passato anni a lamentarmi di quanto la Lazio fosse OVER da una parte e Disney Channel dall’altra, senza alcuna apparente via di mezzo, poi è arrivato EL TUCU in pieno stile "Tre metri sopra il cielo".
A questo punto, signori miei, comincio a pensare che davvero il problema sia mio, che ancora non l’ho ben metabolizzato.
Dribbling, giocate monstre, la sensazione che la partita si stia per spaccare in due e poi, quando si arriva sul più bello, tutto si crea e tutto si distrugge.
Funambolico fin dentro al midollo osseo, stra-amo questo prototipo calcistico e l’ho sempre preferito alla staticità, anche alla continuità….un lampo, la giocata perfetta, l’intuizione geniale.
Il trend di Correa, però, pare essere diventato una controtendenza e la negazione di sé stesso.
Ora ho capito che il dazio da pagare per tanta bellezza è l’imprecazione.
Mi limito a fare spallucce, tra croce e delizia scelgo di non sapere se sia più una croce o ‘na delizia.
Preferisco ubriacarmi di cotanto funambolismo senza andare a vedere le carte sul tavolo.
Eppure mi rimane il tarlo, la sensazione di "incompiuto" e mi disturba.
El Tucu è così forte da mettere una clausola rescissoria altissima sul contratto?
Era colui che nei momenti in cui gente come Alberto o MILINKOVIC staccava la spina per stanchezza, diventava micidiale.
Sono davvero convinta che il buon caro Correa ha tutta l’intenzione di spaccare in due la tifoseria, estrapolarne le opinioni più disparate riuscendo ad acchiappare una vastissima fetta di pubblico.
Todavia, comunque la si rigiri, il succo della questione è che io non gnapozzofa e sono turbata. 
"T’odio e t’amo. Non so come faccio, ma succede ed è la mia tortura".
Pure Catullo sono andata a scomodare.
Joaquin TU MI TURBI!
Sembro una sorella maggiore, non più di questo perché non arriva dal reparto neonatologia, e da sorella maggiore vorrei entrare in campo per poterlo scuotere. 
Con un buffetto sulla spalla, dicendogli solamente: "sei forte, faje male".
Joaquin, sei tanto caruccio, puccioso, un bravissimo ragazzo, ne sono sicura, però -bello de casa-, meno virtuosismo e più sostanza. Il portiere ha più paura di te.
Come, ogni tanto, Correa sa abbassare lo standard tipico del "fantasista" ai miei occhi, pochi altri al mondo me sa!
Bastardamente yours!
Xoxo 

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