Non potete certo vedere l’espressione sul mio volto al pensiero di domenica pomeriggio. Vi posso assicurare che è colma di ribrezzo.
Ok, ok, mi sono lamentata spesso della telecronaca di DAZN, però addirittura oscurare l’intero pomeriggio… pare troppo.
Mi toccherà commentare praticamente una partita che non ho visto! O meglio, ho strappato qui e lì sui vari siti streaming, in pratica 90 minuti sono durati ben 12 ore.
Frustrazione. Imbarazzo.
Che meraviglia saranno i prossimi 3 anni di Serie A. BelliZZZZimoooo! Davvero belliZZZZimoooo.
Ma quale insulto nuovo si può trovare dopo i centomila milioni già arrivati all’indirizzo di DAZN? Sono sprovvista di cotanta fantasia. Pagateci Netflix così, la prossima volta, nel frattempo ci intratteniamo con qualche serie TV.
Quello che mi preoccupa è che lì fuori nessuno farà niente per mettere una toppa e si limiteranno ad uno SPIAZE (Inzaghi guarisci presto) sul sito ufficiale.
Nel giro di una settimana sarà mandato in cavalleria come tutti gli orrori accaduti prima.
Dopo questo sfogo, mi vorrei limitare a celebrare i 3 punti guadagnati e non accompagnati da clamorose minchiate, dopotutto la porta è rimasta inviolata.
Ti stai sbagliando chi hai visto non è, non è Caicedo….no, a regalarci ‘na gioia è stato Milinkovic che ha sfiorato il cielo con un dito.
Lui, il più forte di tutti.
Un colpo di testa nei minuti di recupero e la Lazio ha espugnato il Bentegodi al termine di una gara combattuta ed equilibrata.
Nel primo tempo biancocelesti ci hanno provato, vicini al gol con un palo di Immobile e poi si son visti annullare la rete di Caicedo… nonostante la confusione dell’arbitro Chiffi, che non ha nemmeno il senso estetico del gol, la Lazio sale a 55 punti, il Verona resta a 41.
Ciao carissimi.
L’EPISODIO E L’ARBITRO CONFUSO
Il direttore di gara Daniele Chiffi annulla la rete di Caicedo. L’arbitro, infatti, richiamato dal Var, ha deciso di punire una sbracciata dell’attaccante biancoceleste nei confronti di Magnani. La decisione sarebbe potuta essere corretta non fosse che, probabilmente, il primo a subire fallo per una prolungata trattenuta è stato proprio Felipao.
Una cosa è certa; rimarranno molti dubbio su questa scelta che ha lasciato non poche polemiche.
Nella moviola del Corriere dello Sport, è stata discussa ancora una volta la decisione del direttore di gara.
«Il gol annullato: ci sta, ma Chiffi cosa controllava?».
Così si è sbilanciato il noto quotidiano.
Mais Ca va sans dire…
Passiamo alle cose romanticiSsssssIme.
Una partita per Simone, a testimonianza di questo, sono arrivate le parole di Akpa Akpro:
"Al mister abbiamo chiesto due giorni liberi, ma non si può (ride). Abbiamo vinto per lui e per la sua famiglia dato il momento complicato che stanno vivendo".
Basta questo per dimenticare il disagio e trash uscito fuori da ogni pixel di DAZN.
Una vittoria arrivata "per caso", figlia del talento più prezioso tra le fila capitoline e che si è concretizzata nell’eterna lotta tra stanchezza/voglia. Con Ciro Immobile non al meglio nelle sue performance, ma checché se ne pensi, io trovo DAVVERO IMBARAZZANTE che taluni abbiano il coraggio di criticare la Scarpa d’oro, anche di fronte ad un momento non prolifico.
LA PARTITA
In barba allo scandalo DAZN GATE, ancora una volta la Lazio ci ha accompagnato in un turbinio di emmossssssioni ed imprecazioni.
Dal pareggio oramai metabolizzato con la smorfia di delusione sul volto, allo spumeggiante finale. Altra FONDAMENTALE vittoria, quarta consecutiva, che trattiene i biancocelesti in lizza per un posto nella prossima Champions.
Non si molla un caiser e sia chiaro. Non sarò né la prima e né l’ultima a sottolineare l’evidenza.
I biancocelesti si stanno disperatamente attaccando ad un obiettivo importante perché, dopo che l’hai assaggiata, alla Champions League non vuoi rinunciare.
Un gol grosso come una casa, l’ennesimo di questa stagione arrivato all’ultimo momento in pieno cardiopalma.
La vittoria, dopotutto, la si rosicchia via così, in una domenica complicata che non ha solo da raccontare lo scandaloso DAZN, ma è il riassunto anche di tutte le principali competitor per l’Europa VIP che non hanno indietreggiato.
Troppe in troppi pochi punti.
E se non è scoppiettante questo campionato, non so che dirvi!
Il Verona è stato il Verona e ne è uscito sicuramente a testa alta per la sua intensità. Non ha regalato niente a nessuno e si è comunque messo in spolvero difensivamente parlando.
Non è facile segnargli contro e lo hanno dimostrato.
Possiamo davvero arrivare in Champions League? Me lo chiedo da un po’ e mi rispondo mentre faccio un bagno in un vascone di realismo.
La risposta è disarmante nella sua semplicità: chi vivrà vedrà.
Troppe contendenti stanno lì, troppe contendenti sono intorno al quarto posto.
Comunque vada, mentre aspettiamo di uscire da questo lockdown, Champions o Europa League che sia, mi auguro che finito il campionato la Lazio sia in grado di capire il suo mondo. Perché è davvero un mondo bellissimo. (Pure sul filo della bestemmia).
Xoxo.