Non so se è stata la sovrapposizione delle maglie fluo a farmi venire il mal di testa, o l’arbitro Di Bello, il/la VAR, Politano, Reina….
So che tutto ciò ha influenzato i miei pensieri.
L’interazione tra la Lazio ed il Napoli, mi ha mandata in tilt. Ma ‘sta partita era un Fake?
Biancocelesti impegnati a non schivare qualsivoglia manovra offensiva partenopea, senza riuscire a celare minimamente l’imbarazzo difensivo, che poi, tra Acerbi e Reina almeno il più delle volte, sono così tremendamente costruiti che l’altra sera mi hanno lasciato il dubbio se fossero realmente fake o gli originali.
Scontenti loro, scontenti tutti.
L’insostenibile leggerezza dell’essere in Champions
Al netto di tutto, le 5 vittorie di fila, la corsa in campionato, potrebbero non bastare per raggiungere la zona Champions.
Ma al Maradona, la Lazio ha fatto evidenziato il trend stagionale, ovvero, come passare dalla bellezza alla decadenza nel giro di pochi minuti.
Chiariamoci subito; per me, questo match era cruciale sì, non vale però la "gogna" mediatica.
Dopotutto, penso ancora, le vittorie erano arrivate sul filo del rasoio, con 90 minuti di sofferenza, con momenti di totale blackout difensivo e pure offensivo. C’eravamo abituati e l’ombra dello scivolone era dietro l’angolo.
Una squadra capace di tirare fuori una grande anima e capace di perderla in alcune fasi della gara.
Il problema è uno: rimanere in gara tutti insieme e per tutto il tempo.
L’insostenibile leggerezza dell’essere… titolari
Sono fortemente convinta che Inzaghi abbia un solo e grande difetto, sin dall’inizio.
Rimanere attaccato ad uno schema mentale che vede TITOLARI inamovibili ed il resto del parterre messo lì a far tappezzeria.
Si è visto chiaramente.
Tutti dentro per forza, nonostante piccoli malesseri, acciacchi, gente che era addirittura a rischio convocazione.
Eppure le alternative ci sono, eccome, stanno in panchina a fare la muffa.
Per un Luis Alberto a mezzo servizio, c’è un Pereira pronto chiavi in mano.
Per un Leiva PALESEMENTE fuori forma, esiste un Danilo Cataldi finito nel dimenticatoio.
Per un Reina che ha giocato senza rifiatare, è stato bruciato malamente Strakosha e di questo errore ce ne renderemo conto. Spero non presto.
Lungi da me criticare Inzaghi, vorrei solo una mente leggermente più elastica, vorrei che ogni tanto, almeno nel momento del bisogno, si guardasse un po’ intorno.
L’insostenibile leggerezza dell’essere…Di Bello
Un piccolo, ma grande, fenomeno sui social. Che davano al VAR?
Avrei episodi per raccontare un complesso dramma biancoceleste dalle duemila sfumature, capace di tenere il tifoso incollato davanti lo schermo fino all’ultimo minuto. Seppur avrebbe spento dopo 20 minuti.
Totalmente fuori di testa. Non c’è una ragione in fondo alle scelte del sig. Di Bello.
Ben lontana dall’essere una gara di ottima fattura, l’arbitro non ha fatto altro che inanellare una decisione dopo l’altra solo per coinvolgere tutte le imprecazioni in una visione d’insieme di un Drama che non lascia scampo.
Rigore surreale, al limite dell’assurdo, dove non ci sono stati né vinti né vincitori, dove a trionfare è solo la legge del più forte. O forse anche no.
L’insostenibile leggerezza dell’essere… Correa
Un po’ funambolo, un po’ scazzato e con un melenso effetto "Io e te tre metri sopra il cielo", Correa sa sputtanare ogni buona azione in maniera ineccepibile.
Nulla di nuovo all’orizzonte per un calciatore che, già, dopo pochi anni sta già finendo tra le furie della tifoseria ma rimane nelle grazie di Inzaghi.
L’intrattenimento ingiusto che arriva al momento sbagliato. Ma occhio; nessun colpo di scena finale.
Capace di mescolare tutte le carte in tavola, gettando le basi per chissà cosa e poi il vuoto cosmico.
Ci sarà da attendere molto per scoprire chi è davvero Correa? Non capisco tutto l’entusiasmo del mister intorno a lui, mentre la gente, invece, non apprezza più tanto l’ennesima soap-opera. -Va?Resta?Se ne vuole andare?-
Joaquin si troverà di fronte alla verità che non sta facendo praticamente un caiser e rimpiangerà di aver iniziato a passeggiare in campo?
L’insostenibile leggerezza di…Saturno contro
Altro che bambolina voodoo, altro che gatto nero (pure se io mica ci credo a ‘sta roba del gatto nero), altro che buttarsi il sale dietro le spalle: tutto quello che poteva andare storto, c’è andato davvero.
Gli episodi, Reina, Di Bello, l’errore di Correa, la vaccata di Acerbi, VAR…
Non mi limito a sbraitare contro l’arbitro, l’ho fatto nei primi venti minuti, l’ho fatto fino al raddoppio del Napoli, poi raga’, la colpa è stata della Lazio. (Un po’ Di Bello c’entrava sempre, mais Ca va sans dire).
I biancocelesti hanno fatto le pentole, i partenopei hanno fatto i coperchi e le partite importanti coi coperchi si vincono.
L’insostenibile leggerezza…dei tifosi.
Io proporrei di creare un gruppo di ascolto per tutti quelli che fino a giovedì sera avevano crocifisso ingiustamente Strakosha e, adesso, venderebbero Pepe Reina al Catanzaro. Raga’ e lassatela riposare la capoccia che sennò poi vi fuma.
Ma non possiamo direttamente fare spallucce invece di passare nottate intere sui social?
Io amo Pepe Reina, ve lo dico con tutto il cuore, però volevo tanto bene anche a Tommasino. Pretendere la sicurezza tra i pali biancocelesti ha fatto pagare lo scotto: bruciare il portierino albanese che aveva ancora tanto da dare alla causa.
Ma alternarli proprio no, eh?
"Botolare" i calciatori all’improvviso, non è mai cosa buona e giusta, soprattutto se c’è una distinzione anagrafica così netta.
Detto questo, trovo l’atteggiamento di tutto il pipinaro non troppo BEST e troppo TRASH.
Non mi vorrei fermare alle cose che leggo sui social, tanto domani saranno diverse e forse ritroveranno la loro forma migliore.
Non vorrei soffermarmi su chi è andato a vomitare in giro per il web le opinioni più disparate, ma, alla fine della fiera lo sto facendo anch’io.
E non vorrei soffermarmi nemmeno sulla valanga di minchiate sgrammaticate che son piovute giovedì notte.
Per carità, ognuno è libero di esternare i propri pensieri, mi accontenterei solamente di una forma un po’ più estetica.
Non sono autorizzata a fare la morale, non sono certo io a dover erigermi a giudice di niente e nessuno, pure perché anche io campo di simpatie verso quello o quell’altro. Dei miei figli e figliastri. Questo è.
Ok, non mi soffermerei su niente e forse, la leggerezza dell’essere, è proprio la mia.
Simplemente tuyo….Xoxo