E se qualcuno pensasse che io sia troppo accecata dall’ aMMMMoooreee per Senad LULIC da stravolgere totalmente la realtà, può smettere di leggere già da qui. Capisco l’infinita querelle social tra i fautori di una "Lazio da svecchiare" e gli "ultimi romantici", ma ecco, io appartengo al secondo gruppo.
Forse l’eccessiva tutela verso i "senatori biancocelesti" a lungo termine potrebbe fare più danno che altro e credo che vada bene mettere in luce nuovi talenti, ci sta anche evidenziare i difetti di alcuni, però al cuor non si comanda e c’è modo e modo di giocare, certe partite si giocano col cuore. Mio modesto parere.
Ogni riferimento non è puramente casuale, ogni mio riferimento parla di Senad LULIC. In modo capillare, con attenzione e dovizia di particolari. Avere preferenze è umano.
E non solo perché essendo "mestierante" un ventenne potrebbe mangiarselo a colazione caratterialmente parlando.
La Lazio ed il capitano hanno una cosa in comune: non mollano. Vivono di speranza pur sapendo che forse moriranno disperati.
35 anni, veterano, coi gradi del guerriero cuciti addosso e mai nessuno in grado di reggerne il paragone. Spesso tra i vari Lukaku, Jony, Durmisi, Fares, a stento ci accorgevamo fossero in campo.
Cosa che non si può certo dire su Senad. Casinista, incasinato, ma che Iddio benedica la "joie de vivre".
Tare ha cercato in lungo e largo un sostituto all’altezza, evidentemente così ancora non doveva essere e la storia di Lulic continua.
Mi è sempre piaciuto parecchio, è strano visto che di solito amo i tizi alla Milinkovic/Alberto/Anderson, ma il numero 19 mi conquistò per la ferocia con cui calcava i verdi prati in giro per l’Italia.
E per questo lo ringrazieremo poi.
Portatore di stellare garra spesso ai limiti del trash, pe’ me un Senad è FOREVVE.
La cosa davvero pazzesca è che mentre tutti lo davano per finito dopo le operazioni alla caviglia, dopo che abbiamo dovuto aspettare un anno dal febbraio 2020, stasera tornerà a riprendersi la fascia sul braccio in un match cruciale.
Perché quando te serve una mano, sai già a chi dovrai chiederla.
Preferisco lui mille volte a Fares, te voglio bene Momo ma al cuor, e alla classifica, non si comanda.
E non sto asfaltando il nuovo arrivato per esaltare il veterano, si somigliano pure in tante cose, ma somigliare a Lulic va bene solamente se sei Lulic!
-We understood each other-.
Inzaghi riproporrà proprio il bosniaco come esterno sinistro di centrocampo.
Sarà una serata per Senad.
Tutta garra, legnate e polmoni.
Il tecnico piacentino si affiderà al suo capitano contro il Milan con la Lazio pronta a giocarsi praticamente l’ultima possibilità, o giù di lì, nella rincorsa alla zona dell’Europa vip. Dentro o fuori, i punti di sospensione non ci stanno più.
Lulic al posto di Fares: novità arrivata ieri pomeriggio nella rifinitura di Formello.
Una decisione che evidenzia ulteriormente il bisogno di personalità per una squadra che spesso e volentieri va ad intermittenza.
È successo già contro il Napoli, nel momento di buio totale Senad, da subentrato, è riuscito lo stesso a comunicare il suo temperamento ai compagni.
Chiariamoci, la condizione atletica ancora non gli permette di ritrovare il rendimento migliore, risente degli undici mesi di stop e delle 3 per operazioni alla caviglia.
Forse il suo percorso a Formello sta aggiungendo ai titoli di coda, non mi nascondo dietro un dito, ma ad oggi è ancora il mio capitano. Pronto a spingere la Lazio all’inverosimile oltre l’ineluttabilità delle cose.
Perché nel momento del bisogno sai a chi devi chiedere ‘na mano!
Magari non comprenderò mai il motivo delle tante critiche che ha ricevuto negli ultimi anni, forse non capirò nemmeno l’etichetta di "viejo" (in spagnolo suona meglio).
Quindi, non posso fare altro che dirne il meglio.
Simplemente tuyo, Xoxo.