Se considerate che il momento più esaltante di questo campionato è stato quando siamo rientrati in piena corsa Champions League, penso non ci sia bisogno di sottolineare la delusione oggi.
Tra querelle, tamponi, genoma strano….
No, davvero, è pazzesco come per mesi sia successo il panico extracalcistico e, nonostante ciò, la Lazio aveva comunque tentato la remuntada.
C’ è voluto un certo talento per rimettere in piedi una squadra totalmente rimaneggiata.
Soprattutto il reparto difensivo ha richiesto fantasy e Mago Merlino.
Cioè, io non voglio rivangare momenti cringe, ma c’è voluto Marusic -non di ruolo- a rialzare le sorti della retroguardia e lo dico per farvi capire il disagio.
Ero felicissima per l’arrivo di Musacchio e, invece di sentirmi ‘liberata’, sono diventata nostalgica.
"Nostalgia canaglia".
Adesso sono davvero HAPPY e trovo qualcosa che valga la pena commentare senza più scuotere la testa sconsolata.
Sì, lo ammetto: contro la Fiorentina, Luiz Felipe che tanto avevo aspettato, non ha brillato ma proprio per niente.
Avere simpatie HUMANUM EST ed io non mi nascondo dietro un dito, non fingo chissà quale pippardozzo senza ammettere che stra-amo Luiz Felipe. Non fosse altro che per punti altissimi di trash che sa regalare.
In questo anno senza di lui, o almeno buona parte, non avevo avuto tempo di metabolizzare per potermi legare a gente nuova, una retroguardia che non era mai la stessa con Hoedt/Musacchione a fare la muffa e Parolo addirittura reinventato centrale.
Se a questo aggiungiamo che davanti la porta di Reina spesso e volentieri pareva un campo di battaglia con qualcuno che abbandonava per infortunio, allora ben venga il ritorno di RAMOS, anche se non è stata la fanfara che ci aspettavamo.
Dopotutto, gioie mie, è stato operato e fermo per mesi. Quindi, che pretendevate? Pure il Ramos vero dopo l’infortunio era un perfetto mix di cattiveria e rincoglionimento! Eddaaaaaiii!
Nonostante il parterre "Titolare fisso" sia stato bombardato dalla sfiga e non sia stato praticamente mai tutto insieme nella stessa partita, miracolosamente è riuscito a portare a casa qualcosa.
Reparto composto per la stragrande maggioranza da Francesco Acerbi.
Cioè, fondamentalmente tutta la baracca è stata tenuta in piedi da Francesco Acerbi.
Oltre alle legnate di Radu e quelle di Leiva a protezione del fortino, come dicevo, la zona davanti la porta biancoceleste ha lasciato parecchio a desiderare. A mio modesto parere.
Non succedeva nulla per minuti interi e poi PANIC, spunti interessanti per gli avversari.
Una difesa che ha diviso e ricomposto la tifoseria sull’assenza di dinamica di gioco. Va beh che il calciatore deve essere all’altezza, ma le partite sono pure spettacoli televisivi.
Sullo fondo Simone Inzaghi ha funzionato bene perché si è adoperato per muovere bene i fili pure schiaffando Parolo centrale, dopo un susseguirsi interminabile di prove che sembravano gente che si accapigliava senza motivo.
Tipo Patric/Hoedt, oh, ve la dovevate guadagnare la pagnottella onesta da portare a casa.
Te voglio bbbbbbeneeee Gabarron. Nonostante il trash, te voglio bbbbbbeneeee.
Le condizioni fisiche di Luiz Felipe, adesso, non sono più preoccupanti e va bene il gioco, va bene tutto, ma credo che un calciatore lo si debba preservare dagli scetticismi iniziali che avvolgono un ritorno molto al di sotto delle aspettative.
Adesso siamo arrivati alla fine della fiera. Ai conti finali.
Adesso torniamo al punto da dove siamo partiti: Luiz Felipe.
Si è respirato a pieni polmoni per 3 minuti si senza aver sentito il mio "Luiz mi manchi", ad intervalli regolari?
Il piano di Simone Inzaghi per rivedere al top il difensore è preservarlo per poi schierarlo titolare nel derby della Capitale.
Questa è la filosofia per rivederlo dal primo minuto.
Correre da zero a zero cento, non cagarsela nemmeno di striscio la prudenza, penso sia un attentato al destino.
Il mister in primis e poi tutti noi, sappiamo quanto sia fragile la riabilitazione dopo un intervento chirurgico e, sopra ogni cosa, sappiamo quanto scaraventare gente in campo frettolosamente possa aprire una botola sotto i piedi del giocatore rischiando nuove ricadute.
So benissimo che le simpatie personali sono una cosa ed il calcio è un’altra. Ad esempio Patric, personalmente appunto, mi è sempre piaciuto molto come garra, iracondia e spargimento di trash a profusione.
Per la delusione di Hoedt sento una profonda vicinanza empatica. Anche se mette like provocatori.
Non riesco però nemmeno lontanamente ad immaginare quanto, vederli insieme in maniera protratta, avrebbe potuto essere uno strazio.
Ok, le simpatie personali non sono logiche empiriche applicabili al gioco del pallone, il fatto che dopo tanti tentativi per colmare l’assenza di un difenZZZore bbbbonnooooo mi convince ancora di più che il talento sia rarissimo, che davvero di Nesta ce ne sia stato solo uno e poi abbiano buttato via lo stampino.
Ok tutto, ma tra Nesta e "pi*poni" c’è un universo sterminato di gente che sa giocare a calcio. E lo fa bene.
Per questo penso che in casa Lazio uno come Luiz Felipe, peraltro giovanissimo, si incontra pochissime volte e quelle pochissime volte bisogna avere la fortuna di tenerselo stretto. A chi sui social si è dedicato a scrivere trashate pazzesche su di lui, dico solo che per tutto il resto c’è Fortuna Wallace.
Simplemente, Xoxo.