Stefan Radu all’Inter? Maddeche’.
Ci sono giocatori in questo calcio diventato malato e che non ha più bandiere, che definire ECCEZIONI sarebbe fin troppo poco.
Ci sono giocatori per i quali la maglia diventa una seconda pelle per davvero. Momenti belli o di merda, i colori sopra ad ogni cosa.
Il contratto del difensore rumeno con la Lazio era prossimo alla scadenza ed il club biancoceleste non aveva manifestato l’intenzione di trovare un accordo per il prolungamento. Almeno al principio.
35 anni da compiere ad ottobre ed una sola risposta al suo ex mister, Simone, che lo voleva nel club Lombardo per cominciare insieme una nuova avventura:
"Aspetto la Lazio e se mi manda via arriverò".
Ha preferito attendere fino all’ultimo un segnale da Lotito e l’incrollabile sua speranza è stata premiata.
IL patron capitolino, allora, ha deciso: un biennale al suo giocatore più rappresentativo.
Ciao Simo’, a ‘sta porta non se bussa.
Stefan Radu e la Lazio continueranno insieme.
Con il contratto in scadenza il 30 giugno e la corte di Inzaghi, la scelta del romeno poteva non sembrare scontata, certo, a quelli che non credono al romanticismo.
E, la morale della favola, premia proprio gli ultimi romantici: prolungamento fino al 2023 per il recordman che, il prossimo anno, forse indosserà con ogni probabilità la fascia di capitano dopo l’addio di Lulic.
L’agente di Radu, Matteo Materazzi, ha commentato sulle pagine de Il Corriere dello Sport la scelta del suo assistito di rinnovare:
«Un esempio, non credo che altro giocatori al suo posto avrebbero compiuto la stessa scelta».