Mi sento tipo l’avvocato delle cause perse che si batte per far valere i diritti del chicchessia di turno e, quindi, eccomi qui dopo aver versato “fiumi di parole” per difendere il bistrattatissimo Strakosha nel corso di questi anni. E lo farò anche oggi, tanto per non perdere le cattive abitudini.
Ora, voglio dire, ma solo io vedevo in Thomas tanto potenziale? No, davvero, fatemi capire se sono pazza.
Ma partiamo dal principio della storia che sennò l’entrata a bombassa non avrebbe senso alcuno.
La scorsa estate arrivò Pepe Reina, stra-amo quasi fosse una Vuitton.
Lo spagnolo si è dimostrato un valore aggiunto, innegabilmente, nel momento cruciale la Lazio infatti poté puntare su un portiere esperto.
Il giovane albanese allora, si ritrovò improvvisamente scaraventato nel buio della panchina, castigo troppo severo per un ragazzo che per anni si era sobbarcato la porta biancoceleste sulle spalle e, insieme ad essa, critiche aspre, immeritate.
Mi chiedevo continuamente: questa scelta è stata davvero giusta? La titolarità di uno deve cancellare via l’altro?
Tutto filò liscio, almeno fin quando nelle ultime partite, Reina iniziò a mostrare segnali di rincoglionimento.
– Jo te quiero Pepe-, ma Thomas non l’ho mai dimenticato, dopotutto si sa, il cuore ha più stanze di un bordello.
E non potrebbe essere altrimenti visto lo stile diverso e le caratteristiche diverse dei due.
Lo spagnolo ha una tecnica pazzesca, è bravo coi piedi.
L’albanese ha le doti fisiche, ha assolutamente tutto, e dovrebbe essere non dico riempito di lodi, m cagato un minimo di più.
Riassunto: BEST tra i pali Thomas, fantastico nelle uscite Pepe.
Diciamo pure che Reina è amatissimo dai tifosi, Strakosha è il figlio della serva.
Ha dovuto subire l’essere messo in secondo piano e di fronte a ciò, il fatto che non abbia mai tirato un vaffanc***o in mondovisione, credo sia già qualcosa per cui meriterebbe una medaglia.
Siamo tutti d’accordo sul fatto che Reina meritasse la titolarità, però è stato giusto interrompere bruscamente la crescita di Thomas?
Inzaghi più volte aveva ribadito di “non aver dimenticato Strakosha”, eppure…
Il Covid lo aveva condizionato nella prima parte di campionato, dopo il suo recupero invece, fu qualche incertezza di troppo ad averlo messo in discussione agli occhi del tecnico piacentino che continuava a preferirgli Reina.
La società però deve fare i conti con la situazione contrattuale del giovane albanese che ha il contratto in scadenza a giugno 2022 e questa estate andrà fatta una valutazione.
Qui torna un po ‘ il medesimo discorso che feci ai tempi della cessione di Felipe Anderson: venderlo al miglior offerente, oppure custodire un futuro “gioiello biancoceleste” ?
L’ex Liverpool e Napoli (Reina) , al di là di tutto, ha comunque 39 anni e sarà titolare inamovibile il prossimo anno?
Strakosha, reduce da una stagione negativa e vissuta in gran parte in panchina, meriterebbe un tentativo da parte della società per il prolungamento di contratto?
Con l’arrivo di Sarri, accetterebbe un altro anno come secondo?
Quel ragazzo lasciato a marcire in panchina certo poi avrebbe bisogno di un attimo di psicanalisi, ma anche da un punto di vista umano. Boh, a me ‘ste cose fanno dispiacere. Queste differenze così palesi e proprio sbattute in faccia quando poi, alla fine della fiera, entrambi meritano spazio.
Sarri se non lo coccoli te Strakosha, se non lo valorizzi te, nel mio piccolo lo faccio io.
E vi dico che ha delle potenzialità, ma diamogli un risalto proporzionato a ciò che è perché, altrimenti, succederà ancora ciò che è già successo: l’effetto bolla che più la gonfi più corre il rischio di scoppiare improvvisamente.
In conclusione, per motivi diversi, li trovo giocatori pazzeschi e non avendo una dichiarata preferenza, davvero non avrei nulla da ridire con chiunque giocasse.
Mi dispiacerebbe se Strakosha partisse o non avesse la dovuta considerazione perché io credo sia un ragazzo di talento.
Sicuramente non è Neuer e non lo diventerà mai. Ecco, magari non sarà quel portiere che potrai usare indistintamente in tutte le partite, però sarà quello che probabilmente potrai apprezzare in alcune.
Di Thomas ne ho ampiamente parlato, ma vi ricordo che abbiamo avuto anche un Silvio Proto che praticamente ha avuto a disposizione meno minutaggio di Nicolò Armini.
Simplemente, Xoxo.