Claudio Lotito, all’ultimo momento, ha tirato fuori il coniglio dal cilindro e non sarebbe potuto essere altrimenti.
Presentata ufficialmente, sul filo del rasoio, la propria proposta di ‘trust’ alla Federcalcio italiana a poche ore dalla scadenza posta per cedere una delle due società.
In questo modo riuscirebbe a tenersi stretto il club campano aggirando, senza violare, l’attuale normativa vigente che vieta di possedere due società di calcio iscritte al medesimo campionato.
Problema che non si era presentato negli anni precedenti, quando il patron capitolino (e campano) poteva dormire sonni tranquilli.
La Salernitana, infatti, se ne stava ben lontana dalla Lazio militando in Serie B, più o meno entusiasmante, senza troppe infamie o troppe lodi.
Qualcosa però è cambiato radicalmente e, dopo la promozione conquistata sul campo, ha dato l’innesco al classico effetto "bolla di sapone" che più la gonfi e più corri il rischio ti scoppi in piena faccia.
La società biancoceleste non può convivere sotto lo stesso cielo con quella granata e nemmeno può avere lo stesso "padrone" in condivisione.
Ma cos’è il trust?
Soluzione tutta italiana che non prevede al momento alcuna vendita frettolosa, bensì uno studio legale che, lavorando incessantemente, cerca il modo di avere la soluzione senza dover rinunciare ai propri beni.
Così nasce l’idea del TRUST.
Un escamotage, il più classico dei clichè in materia di “paraculismo LEGAL” che permette a Lotito, presidente Lazio e Salernitana, di mantenersi in perfetto equilibrio sul filo della legge senza infrangerla pur non mollando alcunchè.
Con la richiesta di trust non è obbligato a lasciare i propri beni perché è sufficiente dimostrare che le proprietà non siano entrambe direttamente legate alle sua persona.
Claudione ha scelto forse la via più difficile ma, legalmente, la più avvincente che vive di vita propria grazie al solito piccolo cavillo a cui attaccarsi per saltare l’ostacolo.
È arrivata poco prima la mezzanotte del 25 giugno alla Federcalcio la proposta di trust per la Salernitana e delle due società proprietarie del club campano, una di Enrico Lotito e una di Marco Mezzaroma.
Una mail con la soluzione ipotizzata è stata recapitata in serata, nell’ultimo giorno valido per non infrangere le regole Figc.
Il trust permette alla Salernitana di poter procedere alla regolare iscrizione al prossimo campionato di Serie A ed ora toccherà alla Figc analizzare il materiale arrivato per capire se tutto è stata fatto in maniera regolare.
Il 1° luglio verrà convocato un consiglio federale e verrà presa una decisione definitiva dopo l’analisi della documentazione arrivata.
Il trust indica che un soggetto terzo gestirà ora la società portandola alla vendita entro sei mesi a un prezzo che verrà stabilito per mezzo di una perizia.
Il trust riconduce a due società fiduciarie accreditate presso la Banca D’Italia, che avranno il compito di vendere la Salernitana entro sei mesi.
Il club granata, dal canto suo, ha ufficializzato il trasferimento del capitale sociale:
"In adempimento alle prescrizioni della Federazione Italiana Giuoco Calcio, la Omnia Service S.r.l. e la Morgenstern S.r.l. dichiarano di aver trasferito le loro rispettive partecipazioni pari complessivamente all’intero capitale sociale della U.S. Salernitana 1919 S.r.l. al trust Salernitana 2021 finalizzato alla vendita delle suddette partecipazioni. E’ stato nominato quale nuovo Amministratore Unico della U.S. Salernitana 1919 il Generale Ugo Marchetti. Tutti gli atti sono stati trasmessi alla FIGC. Omnia Service e Morgenstern e le famiglie Lotito e Mezzaroma ringraziano il dott. Luciano Corradi per il lavoro svolto e rivolgono un affettuoso saluto e un caloroso ringraziamento a tutti i tifosi della Salernitana, alla città di Salerno e alle autorità e istituzioni salernitane per questi bellissimi anni trascorsi insieme ricchi di successi, gioie e soddisfazioni”.
La città di Salerno torna a sorridere, almeno per il momento, nessuno la priverà dell’esperienza nella Massima Serie nostrana.
La situazione però, come descritto da Il Messaggero, pare essere tutt’altro che facile e ricca di gaudio, anzi, sembrerebbe che qualcuno nei pressi di via Allegri, FIGC, avrebbe già qual cosina da ridire.
Verranno presto valutati i parametri di trasparenza e terzietà richiesti dalla Figc e se questi siano stati rispettati nella loro totalità.
Tutto rimane “in divenire” e se ne saprà qualcosa al momento della presentazione dei documenti per l’iscrizione al campionato.