Quando il promo sul canale della Lazio ha ufficializzato che il nuovo allenatore sarebbe stato Sarri aprendo le porte alla BELLEZZA, ho temuto che l’effetto reflusso gastroesofageo dovuto alla gioia mi potesse nuocere.
Porca miseria, un entusiasmo così non ha fatto altro che rendere ancora più impietoso il clacson di Simone Inzaghi –O mia bela Madunina ti te dominet Milan-.
Maurizio Sarri per la Lazio è semplicemente perfetto. Non solo per la caratura e le nuove ambizioni ma, a quanto pare, pure per il nuovo modulo di gioco.
In un attimo ha conquistato calciatori e tifosi, Auronzo era un "SarriPARK".
Col passato ce famo il sugo, praticamente.
È ESATTAMENTE ciò di cui noi avevamo bisogno in questo momento, un Comandante privo di qualsiasi stucchevole servilismo a prescindere dal grado di notorietà di chi si trova davanti. (Farei l’esempio delle dichiarazioni su CR7, ma Ca va sans dire).
Perché va detto che, almeno per ora, MAU batte MOU a mani basse.
Entusiasmo è la parola chiave. Il mister, infatti, ha già portato a casa il suo risultato: riavvicinare i tifosi alla squadra e al presidente.
La scelta di portarlo a Roma, per il momento, è il capolavoro assoluto di Claudione.
Ma come cambierà la Lazio?
Calciatori più diversi non li potevano scegliere, per età, carriera ed esperienze, ma insieme hanno più volte dimostrato che possono funzionare una meraviglia! Qualche iniziale capriccio di Luis Alberto, presto rientrato davanti al tecnico.
Unica querelle a tenere banco, per una volta almeno, niente gossippate e pochissimo trash.
Va detto che non è certo il grado di popolarità di cui godono alcuni elementi rispetto ad altri a determinare quante soddisfazioni saranno capaci di regalarci, ecco.
Un nuovo allenatore porta sempre novità. Oltre all’ ottimismo, porterà una vera e propria rivoluzione tecnica, un cambio radicale.
Maurizio ha il suo gioco in mente e sa molto bene che dovrà mettersi a lavorare intensamente per sdradicare via le vecchie abitudini del 3-5-2.
Ci riuscì al Napoli introducendo il 4-3-3 col falso nueve, poi alla Juventus provando a far dimenticare le guide di Conte e Allegri.
Non sarà facile modificare una rosa plasmata negli anni da Inzaghi.
Il passaggio al 4-3-3 potrebbe non essere immediato.
Cominciando dalle basi: la difesa sarà totalmente rivoluzionata con i suoi interpreti passando dalla linea a 3 a quella a 4. Punto imprescindibile della carriera di Sarri.
E tra i 4 difensori, sicuramente qualcuno manca per chiudere il "cast", diciamo un innesto ulteriore dal mercato sarebbe roba gradita.
Al momento ne sento poco la mancanza, ma sto aspettando impaziente di veder vendere qualcuno per far arrivare qualcun altro.
Sperando che non sia un ritorno tipo Wallace, ecco.
Nell’attesa che questo eterno afa finisca, sogno un panino liofilizzato e una birra calda allo stadio.
Intanto godiamoci l’attesa e l’entusiasmo che ci regala Sarri, pensando di tornare a volare e, sperando,, che a volare non siano pure gli stracci.
Simplemente, Xoxo