Chi è cresciuto a pane e Lazio sa che si dovrà rassegnare al disagio di certe partite, ma sa pure che potrà gioire nell’abbondanza in altre.
I trash-lover capiscono bene che dire " beh ma è solo lo Spezia" è una cazzata enorme e qualcuno non avrà mancato di farlo, ovviamente.
I trash-lover ricordano che, appena un anno fa, certe partite le vincevi con un paraculissimo 1-0. Se bastava.
Ci siamo arresi alle emozioni furibonde, per anni abbiamo sopportato elementi discutibili e, adesso, non ho così tanto pelo sullo stomaco da cercare la pagliuzza negli occhi del chicchessia di turno anziché focalizzarmi sulla vittoria over performante.
Un sabato BESTIALE
La stagione 2020/21 è stata complicata di suo, non mi potete levare una delle poche certezze che mi sono rimaste: vinciamo 6-1 e godo. Senza se e senza ma.
Certo, qualche dubbio può nascere quando vedi Patric al centro della difesa seppur non ha fatto danni, quando son due partite che prendi un gol a manco 5 minuti dall’inizio, per carità. Ma trovo credibile la reazione della squadra e, visti i precedenti, mi accontento e rido.
Solleticare il proprio ego facendo i "faighi" anche sapendo di aver vinto facile, ogni tanto fa bene. E su!
Se devo trovare il pelo nell’uovo, perché non sono tutta zuccherini e canditi, mi fermerei a riflettere sul pacchetto arretrato. Non che sia grave un gollazzo subito qui e lì in una gara POWER come quella di sabato, ma non posso negare il fatto che la difesa si è fatta trovare scoperta.
"Si può fare di più senza essere eroi", Sarri lo ha detto, è una pecca da correggere.
Per il resto tolgo gli asterischi e mi godo una squadra che ha cambiato mentalità, che sa pressare, spingere all’angolo l’avversario con gli attaccanti impegnati a cercare la porta.
La Lazio mena forte e lo fa proprio col suo tridente offensivo, in allegato Raul Moro che è tanta roba. Ecco, mo’ v’ho detto.
Potrei parlare ore della gioia di vedere ancora Pipe segnare all’Olimpico -LI BRIVIDI-, della maestosità di Luis Alberto che -raga’- è stato magistrale, o del solito Ciro Immobile che gonfia la rete da routine.
"Er bollito" Pedro ha scelto la sponda bona del Tevere, benvenuto, mi casa es tu casa.
Un grande giocatore e non solo una "vecchia gloria" come qualcuno -stupidamente- lo aveva additato.
‘So belli. ‘So belli veri. Come il Sarrismo.
Ma se c’è una cosa che proprio mi ha fatto venire i brividi, è stata la novità che mo’ vi dico con la N maiuscola: i tifosi stavano allo stadio!
Basta coi cartonati, le bestemmie a gogò che rimbombavano in un impianto desolato tra gli spalti abbandonati.
In un mondo normale, quello pre-covid, non c’avrei nemmeno prestato attenzione, oggi invece lo vivo come un privilegio enorme, sono attonita davanti ad uno spettacolo che mi sembra quasi irreale.
Tutto questo succede e ci insegna che la paura può essere scansata un po’ più in là e che, forse, torneremo "normali" per davvero.
Ps. Passino i 6 goals, la rete subita First reaction shock, sorvoliamo sull’urlaccio che ho tirato per Pipe "bello de casa" l’ha buttata dentro…. ma solo io ho avuto un mancamento quando ho sentito la Curva chiedere a Sarri di fare un saluto e Sarri lo ha fatto?
Simplemente, Xoxo.