Tra tutte le specie del genere umano che preferisco, sicuramente ci sono coloro che le cose non te le mandano a dire. Coloro che er famoso ciecio non se lo sanno tenere.
State sicuri che persone così non mancano mai, anzi abbondano. E sono oggettivamente meravigliose.
Nell’universo calcistico sono esseri innocui, non conoscono lo zerbinaggio ed hanno come unica missione quella di non subire torti arbitrali. Costi quel che costi. E di solito il prezzo è sempre lo stesso: ROSSO PER NIENTE RELATIVO.
Stracci che volano, dito medio in mondovisione…. Trash a gogò.
Francesco Acerbi è un uomo con gli attributi e l’unica categoria che ama danneggiare è quella avversaria, con una certa dose di costanza e impegno.
I calciatori come Acerbi mi hanno sempre suscitato grande simpatia. Nonostante IO LO ASSOLVO, la cazzata l’ha fatta grossa e quando si parla di una partita ormai giunta al limite dello schifio senza salvezza alcuna, la frustrazione sotto mentite spoglie, è proprio la peggiore delle reazioni.
Massa lo espelle: «Mi ha insultato tre volte».
Secondo la Gazzetta dello Sport, il difensore biancoceleste ha pure mostrato il dito medio dopo l’espulsione ed è stato ripreso dalle telecamere. Rischia la condotta antisportiva oltre i due turni di squalifica. Acquisite le immagini infatti, la Procura federale dovrà decidere se procedere o se il caso verrà archiviato.
Dal canto suo, ACE ha chiesto scusa tramite il suo profilo Instagram: "Mi dispiace non poter aiutare i miei compagni, mi spiace per il mister e per voi tifosi. Per quanto riguarda il gesto brutto che ho fatto in campo chiedo nuovamente scusa. Non è da me. Per questo motivo ho deciso di automultarmi devolvendo in beneficienza una somma di denaro"
Un nobile gesto, certo, che però non lo solleva dalla responsabilità (esclusivamente calcistica perché a livello umano J’ADORE) di aver lasciato il reparto più sofferente in estrema difficoltà. E proprio contro l’Inter, peraltro.
Scegliere l’esemplare peggiore del parterre difensivo è sempre stata un’ardua sfida negli anni e la tifoseria ha chiesto spesso a Tare di immolarsi nel vano tentativo di redimere la linea arretrata. Anche se a lui della redenzione non importa una mazza e, dopo Vavro, avanti col prossimo Kamenovic.
Igli scommette su Kamenovic, Kamenovic non si sa nemmeno dove sia.
La difesa arranca, è confusa, non mette mai un punto al trash, al trash non c’è mai fine.
Troppi grossolani errori nelle prime sette giornate e carta canta: sono 12 le reti incassate. Un trend che sembra non cambiare mai.
I numeri guardano al passato e nessuno ne ha tratto insegnamento, ovviamente.
È sempre stato e sempre sarà: nessuno ne trae insegnamento.
Tra le fila biancocelesti troviamo sicuramente una sfilza di Wallace che ci hanno fatto rimpiangere Bastos, a mani basse per giunta.
Wesley Hoedt poi, ha proprio il podio d’onore lì in mezzo. Qualcuno volò sul nido del cuculo…. Decisero di andare a riprenderselo per poi scoprire "Stesso Wes, stessi orrori", per farsi perculare doppiamente.
Salvo poi chiamarsene fuori in pompa magna con quei gran discorsoni atti a giustificare la sfiga per l’infortunio di Luiz Felipe. Il ragazzo è giovine, è bravo, tutto belliSSSSSSimo, ma fisicamente non è mai stato granché affidabile.
E capisco il trappolone dell’acquisto da 12 milioni, ma dovrebbe esserci almeno l’umiltà di riconoscere il colossale sbaglio di concedere un’opportunità a Vavro.
E mentre la difesa spesso e volentieri smonta gli entusiasmi ancora prima che nascano, c’è anche Patric centrale.
Chederei a qualcuno che ‘sta difesa la salvi prima che sia troppo tardi, ma credo sia già tardi.
PS. Ace mi mancherai un casino, ma dito medio più sputtanato in mondovisione di così, non poteva essere.
Simplemente, Xoxo.