** "Avvelenare i pozzi", un tipo di fallacia argomentativa per cui ciò che sarà sostenuto dall’avversario viene pubblicamente delegittimato in anticipo insinuando un sospetto circa la sua buona fede o sulla sua credibilità.**
Oh, ma la storia di Correa inizia a diventare seriamente imbarazzante, eh.
Man mano che i giorni passano, la situazione assume tratti sempre più grotteschi. (Con presunte "scuse" a mezzo social, te prego Joaquin, risparmiaci).
Non ho mai diviso le colpe, nel senso che il cartellino rosso a Luiz Felipe è tra le cose più nonsense del mondo.
Ma qualcuno avvelena i pozzi laddove la Lazio vola.
Sabato siamo arrivati ai livelli massimi di saturazione con annesso funzionamento a targhe alterne di DAZN. Che poi, perculare malamente DAZN, oramai è diventato sport nazionale. Eh, quanto ci divertiremo i prossimi 3 anni.
Todavia…
Di fronte alle lacrime inequivocabili di Ramos, io ho visto solo la poraccitudine di chi va in giro avvelenando i pozzi.
Irrati ha DECISO di continuare a non capire.
Cioè, l’Inter è stata imbarazzante.
Attaccarsi ad un fair-play cancellato dallo stesso Lautaro che, scientemente, aveva tirato in porta fottendosene alla stragrande del compagno in terra.
Non scherzo, è un atteggiamento insano quello di costituirsi film mentali senza accettare un risultato che ha decretato semplicemente il migliore. E forse il fair-play, avrebbero dovuto insegnarlo a qualcun altro. A quelli che vestivano la maglia nerazzurra.
Sono andati avanti per ore e spero sia finito ‘sto caspita di post partita perché, risintonizzare il My Sky piuttosto che leggere piagnistei, lo considero assai più educativo.
Guardate, io domenica – mentre tutti parlavano di un altro pollaio arbitrale ai danni della Roma- invece che seguire la querelle con attenzione e dovizia di particolari, ho preferito la terza stagione di YOU su Netflix.
Avevo i brividi solo al pensiero di staccarmi da Netflix perché questa tipologia di discussioni, se non arginata, avvelena i pozzi e va assai oltre le tematiche calcistiche.
Spero davvero che qualcuno dica BASTA a tale pollaio. (Mou, che Iddio salvaguardi il trash stellare che sai regalarmi).
LA PARTITA DI SARRI
Non vorrei parlare delle lacrime di Ramos, dell’infelice ed ingiusta gestione della gara da parte di Irrati, o delle scellerate sue scelte.
Voglio parlare della partita.
Lazio ed Inter, per me, non hanno mai meritato il pareggio. Sarri ha fatto il suo gioco annichilendo quello di Inzaghi, ha fatto la gara più astuta, con il mestiere di chi sa valutare l’emotività come fattore ponderante.
Ha mandato in campo gli UOMINI e poi i calciatori.
Sarri aspettava Felipe Anderson e Felipe ha fatto quello che sa fare un attaccante asfittico, emblema di bellezza e talento.
Il mister voleva il CAMPIONE e Milinkovic, allora, ha deciso di volare laddove gli altri strisciavano. Perché un clacson non può restare impunito e Sergione non si è fermato.
Abbiamo aperto le porte alla bellezza…alla difesa molto più valida di quanto qualcuno paventava nei giorni precedenti, con Luiz Felipe MONSTRE e Patric, che aveva fatto salire la bile a qualcuno come centrale in retroguardia, ha portato a casa la partita.
THIS IS SARRISMO.
È saper aspettare, diventare grandi in faccia ai grandi, palleggiare in barba ai vari Mourinho, ai campioni d’Italia.
(Che se proprio si deve perdere, preferisco comunque farlo per mano di SINISA che di…)
Note a piè di pagina…
– Tiro un sospiro di sollievo per Basic, così affannati nella ricerca dei suoi 10 minuti di merda per contestare l’ennesima scelta di mercato che, vedendolo titolare dal primo minuto, non ho fatto che prendere confidenza con il suo nome. L’ho amato, vi giuro.
– Luiz Felipe, ti sono vicina.
Non dirò cosa penso realmente di Correa, voglio evitare querele. Non dirò cosa ho pensato sulla scenetta di Dimarco perché, piuttosto che perderci 2 secondi ancora, preferisco risintonizzare il My Sky a ‘sto punto.
In generale, non mi frega niente di quanto tutto sia stato farlocco, non mi attacco con le unghie al saluto di Simone Inzaghi sotto la Curva e lascio morire i discorsi sul 3-1.
Ho adorato questa guerra all’ultimo scampolo dei 90 + recupero.
Del resto è evidente che la Lazio di Sarri non si sia propriamente smarrita al Dall’Ara.
Il tecnico è fedele alla SUA idea e non a quella della tifoseria, piaccia o meno, ha studiato una strategia aspettando di riuscire a prevalere nel lungo periodo.
Quindi, tirando le somme, non si dovrebbe mai criticare a priori, cercare di viziare un ambiente istigando all’odio verso questo o quello.
I profili fake ci stanno sommergendo e mi sta bene che passiate il tempo esternando le vostre frustrazioni, ma moderazione, PLEASE.
Poi, oh, continuate a scannarvi sui social, ad offrire trash a buon mercato, io continuerò ad ignorarvi.
In conclusione, ce la farete ad aprire le porte alla bellezza senza riserve?
La smetterete di parlare di Inzaghi? Se è EX, un motivo ci sarà e non tocca a voi spiegarlo al mondo.
Su, por favor, fate i seri.
Simplemente, Xoxo.