Ci pensate che la gente passa mesi, anni, a sistemarsi tutti gli impegni in modo che possa seguire tutte le partite in tutti i nuovi orari in tutti i nuovi giorni….AMEN.
E poi, mentre guardi con speranza a nuovi obiettivi, osservando 500 mila pischelletti che manco sono arrivati al terzo superiore in altre squadre, ti ripeti la solita bugia: "Ma i nostri c’hanno esperienza".
E poi…la Lazio riesce a mettere in scena sempre la partita peggiore? 
Per esempio, è sembrato solo a me che siano stati perennemente scazzatissimi per i 90+5 di recupero? Tipo che stavano lì per farci un favore, ma avrebbero preferito una partita alla PlayStation 5? No, perché per me, a giocare con la PlayStation ci potrebbero pure tornare prima di subito, per dire.
Anzi, ad occhio, all’inizio del secondo tempo, almeno a giudicare dall’imbarazzante scambio di passaggi da scuola calcio mentre il Real Sasol incombeva, come minimo avrei buttato in campo tutta la Primavera, preparando il terreno per botolare i titolari più velocemente possibile.
Ma che questi tizi vadano fino al Mapei per fare due cose, con buona pace di Pedrito, Zaccagni, Basic con annesso Strakosha e, le due cose fatte erano solenni cazzate, ci dà l’esatta misura del disagio invidiabile provato da noi a casa.
Perché a ‘sto punto meglio lo shopping contingentato al centro di Roma.
Ma se la Lazio è riuscita nella mirabile impresa di ammorbarci l’anima in 50 minuti scarsi, ci ha pensato il Sassuolo a risvegliarci dal torpore in una infinita querelle di cliché Formelliani.
Senza un pizzico di ambizione la figura di merd@ è servita. 
La colpa non è di Sarri e parto dal presupposto che, dopo anni di accurato studio della materia "non abbiamo nessuna valida alternativa in panchina", pare abbiamo ottenuto proprio lo stesso riscontro che ebbero tutti i predecessori del tecnico toscano.
A parte che io impazzisco sempre per come l’arroganza di non fare mezzo tiro in porta venga sempre scambiata per dito puntato contro uno, Felipe Anderson in questo caso, ma mai contro un reparto intero senza personalità ben definita.
La cosa è semplice: se non attacchi, non segni.
Cioè, avere carattere è una cosa, non avere voglia di fare un c@zzo di niente, è n’altra, per dire. 
E non rispondere ad una squadra come il Sassuolo, carica di verve ma non tecnicamente eccelsa, con tentativi di beceri, mi fa sorgere solo il pensiero di quanto ancora dovremmo pupparceli in campo confusi e infelici.
Un galattico potenziale trash, quello sì. 
APPUNTI SPARSI:
STRAKOSHA: Il mio BEST. Sarebbe potuta finire peggio.
HYSAJ: Eh no, da solo gnafai a farcela.
(Dal 78′) MURIQI: La cosa assurda è che non sei stato il peggiore.
LUIZ FELIPE: Illusione nel primo tempo, delusione nel secondo.  
ACERBI: Sorry Ace, but HORROR.
MARUSIC: Nel secondo tempo ti sei accollato al mood e sei crollato. Quasi miseramente.
AKPA AKPRO: E che devo dire?
( Dal 71′) ANDRÈ ANDERSON: Ma è entrato Djavan?
CATALDI: Guardare Luiz Felipe.
(Dal 78′) LEIVA: Te voglio bene.
BASIC: Uno dei pochi, nel secondo tempo, che ricordo essere in campo.
PEDRO: Unica luce in un attacco addormentato. Te prego, dimmi che stai bene. Pedrito, te prego….
( Dal 46′) FELIPE ANDERSON: …"Ritornerai, E scoprirai
Che nulla è cambiato
Che sono restato
L’illuso di sempre
E riderai
Quel giorno riderai…." (Romanticismo spietato in questo disamore assoluto)
IMMOBILE: Immobile.
ZACCAGNI: Nel nome del Lulic Sovrano. (7)
( Dal 65′) LAZZARI: Colpa del freddo e te sei rincoglionito pure te.
Note a piè di pagina…
Comunque che si sappia, mi convinco sempre di più che Cataldi non è Leiva. E non è mancanza di rispetto, son proprio due ruoli differenti. Due calciatori differenti, due mestieri differenti.
Lucas difendeva quel campo di battaglia che è la linea difensiva, legnava come non ci fosse un domani e, oggi, nell’ascoltare per la milionesima volta il racconto della presentazione al Mapei, mi sono resa conto di quanto davvero manchi un pezzo qui e un pezzo lì.
E che tutto non si metterebbe a posto con un attaccante e con un difensore, ma che questa squadra ha necessariamente bisogno di un restyling pesante.
Ho guardato passare i minuti, ho visto, gli altri hanno giocato 50, 60, 70, 90 minuti e la Lazio dopo 50 appena, non faceva niente.
Ho interrotto la visione in continuazione…
Era una Lazio che nemmeno lo show televisivo poteva regalarci.
E il c@zzo che rompe random pure a Sarri, lo dimostra ampiamente.
Simplemente, Xoxo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *