Tare viene da Marte, fa calciomercato su Marte e tutti noi da Venere?
Che palle quando penso che una partita sia stata bella, tipo contro la Sampdoria, ma poi ho il dubbio di averla trovata FAIGA perché altre 200 erano una noia galattica passata a vedere gente ciondolare senza fare una mazza di niente.
Quantomeno, quella contro la Sampdoria, mi era sembrata un normale approccio tra una squadra BIG e una un po’ meno.
Sapete cosa temo?
Temo il fatto che i biancocelesti siano diventati grandissimi sottoni, incapaci di reagire, che stanno lì annaspando nel panico perdendo il filo logico. No, vi prego NO.
I momenti di buio, i treni persi quando qualsiasi cosa buona potrebbe succedere, sono il cliché Formelliano per eccellenza. Fenomenali random contro chi non ti aspetteresti mai e pronti a perdere la testa contro squadre di livello medio senza che nulla possa salvarci dal nostro triste destino.
Ecco, vi prego distinguetevi. Almeno un po’.
Io capisco che il Sassuolo è un gruppo di giovini lontano anni luce dall’età media biancoceleste, oggettivamente un gruppo bello che mostra tanta voglia di fare, però, raga’, una cosa:
il Sassuolo NON è più BIG della Lazio, anche di una Lazio orfana di Milinkovic e Luis Alberto.
Chapeau a Dionisi, un allenatore emergente, talentuoso e sorprendente, panchina dove sosta Boga e non il disagio dilagante che ti fa buttare in campo André Anderson, but… è proprio vero, allora, che senza MILINKOVIC e Luis Alberto, le alternative di Sarri si riducono drasticamente a Muriqi e André Anderson?
E lo scetticismo del tifoso medio, come raccontato più volte, tende ad essere furente perché molte volte Lotito si è tirato indietro?
Indietro di fronte alla progettazione dei suoi obiettivi eccetera eccetera, decidendo a priori di buttare nel cesso alcune partite pur di non aprire il portafoglio?
E, allora nuovamente, il tifoso medio deve essere novecento miliardi di volte più scettico perché tutti i discorsi sono falsi proprio a priori? Proprio come il momento in cui compilano la domanda di partecipazione in Europa League?
I discorsi di Lotito, sono falsi a priori, mi continuo a domandare?
Tipo quello di ieri durante la cena di fine anno al St. Regis hotel di Roma.
"Ho incontrato una persona come Sarri che può fare la differenza nel mondo del calcio, è uno che vive di passioni autentiche. Se qualcuno pensa che sia precario lo dico subito: ho dato incarico ai dirigenti di rinnovare subito il mandato di altri due anni."
Ma tutto è destinato a continuare allo stesso modo di queste ultime due decadi? Ed è così chiunque ci sia seduto in panchina?
Capite?
Se tu già sei incazzato per ragioni tue, deve essere chiaro che dentro questo universo Formelliano, almeno almeno il 70% dei nuovi arrivati hanno avuto la finalità che nulla c’azzeccavano con la maglia titolare e per raggiungere una qualsiasi finalità, dovrebbero andare in prestito moooolto lontano dalla capitale.
Tare ha la finalità che sarebbe disposto a tutto pur di tenere in piedi per mesi delle idee senza provare alcun sentimento. Oh, quanti nomi si potrebbero fare in merito…
Partiamo dal Galatasaray. Sarri ha accettato la noia pur di avere in cambio una minima logica, al Mapei però, riecco il baratro, la botola che si è aperta pian piano nel secondo tempo. I ragazzi di Dionisi hanno spinto e tutta la tenacia ammirata nei primi 45 minuti, è improvvisamente andata a farsi fottere.
"Blackout", io la chiamo semplicemente stanchezza di chi proprio non c’ha alternativa ed è costretto a resistere pure se avrebbe preferito stare a casa a giocare con la PlayStation.
Il primo Il primo tempo bello, nel secondo tempo le gambe biancocelesti sembravano incollate a terra con la colla vinilica.
E, voilà, tutte le stronzate fatte sul mercato spalancano l’abisso e più guardi l’abisso, più quello guarderà te.
La mancanza non è nel modulo, non è PALESEMENTE di Sarri, ma di chi ha SCELTO e si è sperticato per difendere queste scelte di calciomercato.
Ecco, voilà, che la maggior parte dei tifosi cascano nel trappolone e scelgono il capro espiatorio: #SarriOut.
Un hashtag fastidioso, irrispettoso, perculatorio al limite del meme.
Della serie "la toppa è peggio del buco", schiaffati lì 20+ 12 mln tra Vavro/Muriqi più altri spesi per Fracazzidavelletri qua e là.
Della serie "la toppa è peggio del buco".
Cioè, in pratica da questo punto di vista, ogni sessione di calciomercato è capace di azzerare ogni minima ambizione perché uno vale l’altro, senza distinzioni di trascorsi, capacità, età e via discorrendo.
Occhi aperti, Tare, occhi aperti.
Io il grande colpo a due spicci te lo auguro con tutto il cuore, ma tu non cercare di imbambolarci con belle parole. Centrate, lucide e dritte come un treno.
Del resto…
Per nulla sorpresa che il Mapei sia stato un campo ostico, come squadra da affrontare non piace soprattutto alle BIG. Ma è pure ovvio.
Io sento che tutto sta per essere apparecchiato in vista di gennaio e rendetevi conto che sono riusciti così tanto a sfinirmi, a rendermi insofferente verso ogni cosa priva di appeal, che mi sono ridotta davvero a sperare quasi nel ritorno di Caicedo.
Mi hanno ridotta a sperare nel ritorno al passato, nel cavallo di ritorno che non se sa mai se farà o no ‘na brutta fine, senza sussulti, senza giovini di belle e concrete speranze. E Stop, mi arrendo.
Simplemente, Xoxo.